Il pellegrinaggio dell’Unitalsi al Santuario diventa evento nazionale

Il pellegrinaggio a Siracusa diventerà anche ufficialmente pellegrinaggio nazionale dell’Unitalsi. A confermarlo il consiglio direttivo nazionale dell’Unitalsi al termine del tradizionale pellegrinaggio dell’Unitalsi della Sicilia Orientale.
Una tre giorni, che ha visto al Santuario della Madonna delle Lacrime migliaia di pellegrini, che si è aperta con la messa all’aperto in via degli Orti e si è conclusa con la processione eucaristica guidata da monsignor Enzo Murgano, assistente della Sezione Sicilia Orientale Unitalsi. Giornate di incontro, di preghiera e di conforto. “Le lacrime di Maria hanno saputo creare unità e hanno riempito il nostro cuore di emozione e di gratitudine, ripetendoci il messaggio che può dare un senso nuovo alla nostra vita e alla nostra associazione: Dio ama i poveri e gli umili, rovescia chi si crede potente e conquistatore, innalza chi costruisce comunione, confonde gli arroganti e i cercatori di vendetta, illumina di bellezza e di speranza la vita di chi soffre, di chi si sente smarrito, di chi cerca un amore che vive il tempo senza essere distrutto dal tempo” spiegano dall’Unitalsi. “Maria ha chiamato l’associazione a mettersi in cammino ancora una volta verso un luogo preciso per poterci parlare di Suo Figlio, perché noi siamo camminatori, per vedere e vivere e non scrittori sulla sabbia di spiagge di vita che non conosciamo davvero. Per questo, dall’anno 2020, accogliendo la proposta e la gioia del presidente di Sezione Nunzio Faranda, del presidente della sottosezione di Siracusa Gabriele Burgio, il pellegrinaggio a Siracusa diventerà anche ufficialmente pellegrinaggio nazionale dell’Unitalsi”.

L’Unitalsi al Santuario


La tre giorni è stata caratterizzata anche dal concerto in onore della Madonna delle Lacrime a cura del Coro polifonico di Barcellona Pozzo di Gotto (Messina) “Dulcis Armonia” che ha eseguito l’Inno alla Madonna delle Lacrime, composto dal maestro Mons. Marco Frisina. E dallo spettacolo piromusicale davanti al sagrato della Cripta. Ma anche dalla messa presieduta dall’arcivescovo mons. Salvatore Pappalardo, durante la quale è stata offerta la traduzione nella lingua dei segni per i fratelli sodomuti. Una celebrazione che si è conclusa con il rito della Benedizione del Cotone, che sarà distribuito a tutti i partecipanti.

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