Nella Settimana Santa la Chiesa celebra l’amore del Cristo che, avendo amato i suoi che erano nel mondo, li amò sino alla fine. Tenebre, luce, fuoco, acqua, silenzio, canti di dolore e d’esultanza, lacrime di dolore e di gioia, soste contemplative e veglie: molti sono i segni che manifestano la fede del credente nella “grande Settimana” in cui la vita sconfigge la morte e il Risorto apre a noi le porte della vita eterna.
I segni che la Liturgia ci consegna sono accompagnati da una ritualità popolare che esprime la devozione del Popolo Santo di Dio con un linguaggio talora ancestrale che evoca una religiosità radicata da secoli nella nostra gente.
Insieme al pio esercizio della Via Crucis, nella nostra Arcidiocesi, molte sono le processioni che rievocano gli eventi della Passione di Nostro Signore Gesù Cristo e altrettanti gli atti di celebrazione del mistero della Croce del Signore che, da patibolo di morte, diventa trono di eterna salvezza. Così anche molto significativi sono i momenti dedicati alla Madre del Signore, nel tempo del suo dolore e in quello in cui incontra il Figlio Risorto. Alcune significative rappresentazioni indicano visibilmente che il Signore è la Luce del mondo e che, a chi si immerge nella sua morte, rivolge la chiamata a partecipare della vita divina.
L’Ufficio diocesano di Pastorale del Turismo ha voluto raccogliere le più suggestive manifestazioni che si tengono in Diocesi per sottoporle all’attenzione dei turisti, consentendo loro di fare esperienza della pietà del nostro Popolo che è particolarmente radicata nel mistero della Passione, Morte e Risurrezione del Signore e che trova piena luce nelle azioni liturgiche che la Chiesa celebra in questi giorni.
† Salvatore Pappalardo
Arcivescovo
Sono diversi gli eventi della pietà popolare che si svolgono nei vari centri della nostra Diocesi che si legano insieme ai riti liturgici che la Chiesa ci propone di celebrare durante la Settimana Santa. Come Pastorale del Turismo abbiamo deciso di proporre il progetto Paschalia.