Archivi della categoria: Primo piano

Le lacrime materne di Maria ci accolgono

 “La nostra Arcidiocesi vorrà invitare ogni pellegrino che giungerà entro le mura accoglienti del Santuario a celebrare l’anno giubilare della misericordia lasciandosi attrarre e condurre dalle lacrime materne di Maria”. Così mons. Salvatore Pappalardo questa mattina in via degli Orti di San Giorgio nel corso della celebrazione nel primo giorno della Lacrimazione di Maria a Siracusa. Sono trascorsi 62 anni da quell’evento prodigioso, da quelle lacrime sgorgate dal quadretto in gesso dei coniugi Iannuso nell’abitazione alla Borgata. “Un evento straordinario che segnò la vita di una famiglia di questa città e che aprì  una pagina nuova della storia religiosa di Siracusa. Le lacrime di Maria diventano per noi accorato appello a lasciarci raggiungere e invadere dalla misericordia del Signore. Le lacrime della Madre ci introducono, quest’anno alla fruttuosa celebrazione del Giubileo Straordinario della Misericordia indetto da Papa Francesco. Siamo certi che Ella, la Madre della misericordia, ci guiderà ad attraversare la Porta Santa, quella vera che è Cristo Signore”.
Mons. Pappalardo ha invitato a riflettere sul linguaggio silenzioso delle lacrime di Maria che “continua ancor oggi a risuonare nella Chiesa e a scuotere le nostre coscienze. Cosa ci manifesta la Madonna con il suo pianto e cosa chiede a noi attraverso questo segno? La comunità ecclesiale non ha cessato in questi anni di interrogarsi e di suggerire delle piste di riflessione sul messaggio che la Madonna ha voluto affidarci con il segno silenzioso ma altrettanto eloquente delle sue lacrime. Così l’Arcivescovo Baranzini, nel suo primo pronunciamento ufficiale dopo i giorni della lacrimazione, in occasione del trasferimento del quadretto da via degli Orti in piazza Euripide, offrì questa prima lettura della lacrimazione: Egli disse, sono«lacrime ammonitrici di un sincero e profondo mutamento dei nostri cuori, dei nostri costumi… lacrime consolatrici, perché significa che la Madonna non ci ha abbandonato, né ci vuole abbandonare». Pio XII, nel suo messaggio parla delle lacrime di Maria sotto la croce qualificandole come lacrime di compatimento per il suo Gesù e di tristezza per i peccati del mondo: la lacrimazione avvenuta a Siracusa va letta, pertanto, anch’essa, in questa luce. Il Papa san Giovanni Paolo II, nell’omelia in occasione della Dedicazione del Santuario, nel 1994, parlò in maniera più esaustiva delle lacrime di Maria e ci disse che sono lacrime di dolore, lacrime di preghiera, lacrime di speranza, offrendo per ciascuna connotazione le plausibili ragioni teologiche e pastorali. La più recente interpretazione del messaggio della lacrimazione è quella che Papa Francesco ci ha dato proprio nella ricorrenza del 60° anniversario, la domenica 1 settembre del 2013:«le lacrime della Madonna – Egli ci disse – ci rivelano la tenerezza di Dio». Personalmente trovo molto interessante questa pista di lettura: Maria santissima, nella pienezza della gloria e della visione di Dio, non può che rivelarci il mistero di cui Ella stessa è partecipe. E poiché – come scrive l’apostolo Giovanni –«Dio è amore» (1 Gv4,8.16), la Madonna ci rivela appunto la pienezza e la verità dell’amore di Dio. Le sue lacrime, espressione visibile dei sentimenti più profondi del suo cuore, ci rivelano dunque la tenerezza di Dio, cioè la sua infinita Misericordia”. Alle ore 19.00 Mons. Guy André Marie De Kérimel, Vescovo di Grenoble-Vienne, presiederà la solenne concelebrazione eucaristica. Saranno presenti le dame, i barellieri e gli amici dell’Unitalsi e il gruppo diocesano Movimento Apostolico Ciechi. Alle ore 21.00 raduno ai piedi della scalinata della Basilica per «Pedalando nella storia con Maria».

Lacrimazione: al via le celebrazioni

 La veglia mariana notturna animata dai gruppi del Santuario sarà l’ultimo momento che precederà domani il via alle celebrazioni per il 62esimo anniversario della Lacrimazione di Maria a Siracusa. Veglia dalle ore 21 alle ore 24, poi fino alle ore 6, il Santuario resterà aperto per la preghiera personale. Alle 6 sarà celebrata l’Eucarestia in Basilica.
Domani, giornata della testimonianza e del volontariato, alle ore 8.00 nell’Oratorio di via degli Orti celebrazione eucaristica presieduta da Mons. Salvatore Pappalardo, arcivescovo di Siracusa. Alle ore 12, in Santuario, celebrazione eucaristica in suffragio dei coniugi Antonina e Angelo Iannuso. Alle ore 18.00 in via degli Orti, raduno dei fedeli delle comunità parrocchiali del Vicariato di Palazzolo e processione con il Reliquiario verso il Santuario dove alle ore 19.00 Mons. Guy André Marie De Kérimel, Vescovo di Grenoble-Vienne, presiederà la solenne concelebrazione eucaristica. Saranno presenti le dame, i barellieri e gli amici dell’Unitalsi e il gruppo diocesano Movimento Apostolico Ciechi. Alle ore 21.30 raduno ai piedi della scalinata della Basilica a partire dalle 21.00 per «Pedalando nella storia con Maria». 
Intanto a causa di una prolungata laringite la cantante Antonella Ruggiero rinvia il concerto-preghiera Mater Lacrimarum, in collaborazione con Francesco Buzzurro previsto per domenica 30 Agosto sul sagrato del Santuario. L’artista, scusandosi per l’imprevisto inatteso e da lei certamente non voluto, ha dichiarato: “Non potrò essere con voi domenica sera a causa di una laringite non ancora risolta come speravo. Ci vedremo comunque il 10 settembre in questo bellissimo Santuario, insieme a Francesco Buzzurro e con il programma stabilito. Mando un saluto a tutti voi e a prestissimo nella città di Siracusa». Pertanto Mater Lacrimarum dà appuntamento a giovedì 10 settembre ore 21 sul sagrato del Santuario per vivere insieme una serata di intensa spiritualità mariana. 
E ieri sera sulla scalinata del Santuario della Madonna delle Lacrime ha avuto luogo “Piantidiversi” – Il silenzio delle lacrime nel suono delle parole. Le donne della Misericordia. Una serata tra riflessioni, arte e testimonianze che ha affrontato il pianto nelle sue “diversità”, i diversi pianti, così come i pianti di/nei versi della Sacra Scrittura e nella letteratura. Pianti diversi, giunta quest’anno alla terza edizione, è una produzione della Kairos. 
Protagoniste le donne della misericordia, che attraverso i loro racconti di dolore e riconciliazione, hanno dispiegato il segno delle lacrime di Maria nel senso della misericordia di Dio. L’ascolto della lettura di alcuni brani e delle melodie mediterranee hanno favorito l’interiorizzazione delle parole in pianto che queste madri, ad immagine della Madre, ci hanno consegnato. Due i dialoghi in scena: il rettore don Luca Saraceno ha posto delle domande a Carolina Porcaro, di Monza, che ha perdonato l’assassino del figlio Lorenzo, ucciso da un coetaneo dell’Ecuador. La donna ha letto le parole scritte per i funerali del figlio nel 2011. Don Luca ha rivolto domande sul senso del perdono e sulla forza di perdonare. Il giornalista Gaspare Urso ha dialogato con la collega Laura Battaglia, che si occupa soprattutto di esteri ed ha raccontato quando e come ha incontrato la misericordia ed il suo rapporto personale con le lacrime. La struttura drammaturgica ha visto la presenza di alcuni testimoni: la voce e la musica di Elisa Nocita e le voce recitante di Giorgia D’Acquisto, e le performance di Daniela Campione. 
Nei giorni 29 agosto–1 settembre in Cripta verrà ripetutamente proiettato il documentario della lacrimazione. Nei giorni 29 agosto–1 settembre l’Oratorio resterà aperto: 7.30-12.30; 15.00-18,30; 20,30-22,00.  Fino al 31 agosto il Santuario resterà aperto dalle ore 7.00 alle ore 24.00.

Si apre la teca per la benedizione del cotone

La celebrazione eucaristica con la benedizione del cotone ha aperto ufficialmente i festeggiamenti per il 62 anniversario della Lacrimazione di Maria a Siracusa. Solo una volta l’anno viene aperta la teca che custodisce il quadretto in gesso che pianse lacrime umane: il rettore del Santuario, don Luca Saraceno, ha compiuto il gesto della benedizione avvicinando il cotone al volto della Madonna. In serata, sul sagrato della cripta, la prima del musical Lacrime d’Amore.
Stasera alle ore 21.00 «Veglia sotto le Stelle»  ricordi e racconti in uno dei luoghi della memoria in piazza Euripide. Domani sempre alle ore 21.00 «Il paese delle lacrime», un Teatro per bambini e famiglie a cura della Kairós di Siracusa sul sagrato della Cripta. Un laboratorio, attraverso il quale i bambini e le loro famiglie,  saranno accompagnati dentro il misterioso Paese delle Lacrime, e le emozioni da esse espresse, un viaggio straordinario che Papa Francesco ci invita a fare, per essere più pienamente “essere umani”…e proprio i bambini ci insegnano l’importanza del pianto, del pianto come genuina espressione dei sentimenti. Un viaggio attraverso il Paese delle Lacrime, accompagnati da personaggi buffi e misteriosi, uno spettacolo che divertirà i bambini e non solo, conducendoli verso la bellezza del “saper piangere”. Mercoledì 26 alle 21.00 «Il Calvario e la Bellezza. L’arte a servizio della fede», presentazione del progetto delle 14 stazioni scultoree della Via Crucis realizzate dagli studenti delle Accademie di Belle Arti di Catania e di Palermo (Salone Giovanni Paolo II).
Don Luca Saraceno nel corso della sua omelia ha ricordato la testimonianza dell’allora 63enne Antonia Capodicasa, comare e vicina di casa della sig.ra Antonina Giusto. “Un panno buono e prezioso per asciugare le lacrime della Madonna come ricordo e reliquia di un evento spiazzante, quasi a voler immortalare e conservare un flusso inarrestabile di grazia. Ricordo e reliquia della misericordia di Dio. Un panno buono e prezioso come la bontà e la preziosità di una vita che si fa spazio accogliente, come un fazzoletto di lino inzuppato di lacrime. Le lacrime sono una parola che continua ad ammutolirci. Una parola su cui vogliamo almeno una volta l’anno soffermarci e che intendiamo ascoltare, vedere e asciugare. Come quando ci fermiamo, vediamo, ascoltiamo e asciughiamo le lacrime di nostra madre. Una parola dura: «Questa parola è dura! Chi può ascoltarla?». Ma la parola è dura solo perché duro è l’orecchio del cuore, incapace di ascoltare. Una parola vitale e una parola eterna. Esistono poi altre parole: morbidi e dolci, ammalianti, sinuose, che solleticano cuore e ventre, che suscitano compiacimento e ilarità in chi le ascolta, ma che alla fine si rivelano mortali e sterili”. Quindi don Luca ha spiegato: “A scuoterci siano le lacrime: scossi dalle lacrime… Lasciamoci scuotere dalle parole silenziose delle lacrime piuttosto che dalle sirene strombazzanti di giudizi temerari, di chi continua a parlare dicendo che si sarebbe sempre potuto fare meglio e diversamente, parole pronunciate da chi non è mai contento di niente ma non è disposto a mettersi in gioco, da chi non sbaglia mai semplicemente perché non si muove dalla poltrona su cui è sprofondato oramai da tempo… parole tutte queste ahimè tipiche di un atteggiamento fin troppo siracusano”. Cosa chiedono le lacrime di Maria?
“Le lacrime di Maria chiedono chi oggi vogliamo servire. Servire significa seguire, affidarsi a qualcuno, obbedire alla sua voce, scommettendo solo su di lui. Le lacrime di Maria chiedono di accogliere il mistero: «Questo mistero è grande: io lo dico in riferimento a Cristo e alla Chiesa!». Il mistero delle lacrime di Maria, come il mistero dell’amore, è davvero grande. E le lacrime sempre fanno riferimento a Gesù e alla Chiesa. E al mistero ci si affaccia e ci si inoltra, lo si comprende solo con la fede. Credere non è per nulla semplice. È un atto umano che richiede schiettezza, semplicità, immediatezza e fiducia. Esattamente come è il linguaggio delle lacrime.

Al via i festeggiamenti per la Lacrimazione

Al via oggi alle ore 21.00, con la serata “Maria incontra Siracusa”, i festeggiamenti per il 62. anniversario della Lacrimazione di Maria a Siracusa. Dal 29 agosto al 1 settembre si ricorderà il prodigio del 1953, quando un quadretto di gesso, raffigurante il cuore immacolato di Maria, posto come capezzale di un letto matrimoniale, nella casa di una giovane coppia di sposi, Angelo Iannuso e Antonina Giusto, in via degli Orti di S. Giorgio ha versato lacrime umane.
Stasera testimonianze in arte sul sagrato della Chiesa Cattedrale in piazza Duomo. Interverranno Mariella Nava e Fabio Salvatore. Presenta il giornalista di TV 2000, Fabio Bolzetta. Domani, domenica 23 agosto, alle ore 18.15, in Basilica preghiera del Rosario; alle ore 19.00 celebrazione eucaristica con la benedizione del cotone. Alle ore 21.00 «Lacrime d’amore. L’evento di Siracusa del 1953», il primo Musical sulla Madonna delle Lacrime. Sul palco allestito sul sagrato della cripta della Basilica Santuario della Madonna delle Lacrime, il debutto del musical. L’età media dei protagonisti è piuttosto bassa. La maggior parte sono giovani del Santuario che si sono messi in gioco, accompagnati dalla preghiera, per rendere in un musical l’evento del 1953. Lo hanno fatto come un servizio verso il Santuario, come un atto di amore nei confronti della Madonna. Lo fanno gratuitamente perché vogliono diffondere il messaggio delle lacrime soprattutto tra i loro coetanei. Ed è per questo motivo che hanno scelto una forma d’arte diversa. “Lacrime d’Amore”, attraverso l’esperienza di conversione di un giovane turista che fatica a credere ma che ascolterà la testimonianza di un anziano devoto, racconta la storia del miracolo del 1953 passando dal coraggio della scelta di Antonina fino alla visita di Giovanni Paolo II nel 1994.
Lunedì 24 agosto, alle ore 21.00 «Veglia sotto le Stelle» – Ricordi, racconti e raccordi in uno dei luoghi della nostra memoria (piazza Euripide) e martedì sempre alle ore 21.00 «Il paese delle lacrime» – Teatro-laboratorio per bambini e famiglie a cura della Kairós di Siracusa (sagrato della Cripta). Mercoledì 26, sempre alle ore 21.00, «Il Calvario e la Bellezza. L’arte a servizio della fede», presentazione del progetto delle 14 stazioni scultoree della Via Crucis realizzate dagli studenti delle Accademie di Belle Arti di Catania e di Palermo (Centro Convegni – Salone Giovanni Paolo II).

62 anniversario della Lacrimazione

Il linguaggio silenzioso delle lacrime di Maria continua ancora oggi a parlare al mondo intero, a risuonare nella Chiesa e a scuotere le nostre coscienze di uomini e di credenti”. Inizia così il messaggio che l’Arcivescovo, mons. Salvatore Pappalardo, ha scritto per il 62. anniversario della Lacrimazione di Maria a Siracusa.
Dal 29 agosto al 1 settembre si ricorderà il prodigio del 1953, quando un quadretto di gesso, raffigurante il cuore immacolato di Maria, posto come capezzale di un letto matrimoniale, nella casa di una giovane coppia di sposi, Angelo Iannuso e Antonina Giusto, in via degli Orti di S. Giorgio ha versato lacrime umane. Sabato 29 agosto, primo giorno della Lacrimazione, sarà mons. Guy André Marie De Kerimel, vescovo di Grenoble-Vienne, a presiedere la solenne celebrazione. Domenica 30 mons. Nunzio Galantino, Segretario Generale della C.E.I.; lunedì 31 mons. Vito Angiuli, Vescovo di Ugento-Santa Maria di Leuca, ed infine sarà il Cardinale Lorenzo Baldisseri, Segretario Generale del Sinodo dei Vescovi, a presiedere la solenne celebrazione eucaristica di martedì 1 settembre, ultimo giorno. I festeggiamenti inizieranno domenica 23 con la celebrazione della benedizione del cotone.

In allegato il messaggio dell’Arcivescovo mons. Pappalardo


Papa Francesco chiama don Luca

 “Mi sono mancate le parole. Ma è stata una telefonata del tutto inaspettata”. Don Luca Saraceno, rettore della Basilica Santuario della Madonna delle Lacrime, è ancora visibilmente emozionato. Ha ricevuto una telefonata al suo cellulare. Un numero privato.
“Buonasera sono Papa Francesco. Lei è don Luca?”. La telefonata dura poco più di un minuto e mezzo. “Ma lei con questo libro mi ha fatto piangere!”. Don Luca è emozionato. Ringrazia. Al Pontefice è stato consegnato qualche giorno fa da mons. Marcello Semeraro, vescovo di Albano, il libro che don Luca ha scritto sul rapporto del Pontefice con le lacrime. “Mi sono mancate le parole ma sono momenti che mon si dimenticano”.

Inno del Giubileo della Misericordia

E’ stato pubblicato su You Tube l’inno ufficiale del Giubileo della Misericordia.
L’inno si apre con le parole “Misericordes sicut Pater”, ovvero il motto del Giubileo, “Misericordiosi come il Padre”, tratto  dal Vangelo di Luca (6,36). Gli autori della musica, Paul Inwood, e del testo, il padre gesuita Eugenio Costa, hanno donato ogni diritto di sfruttamento di questa opera al Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione al fine di facilitare la diffusione dell’Inno  in tutta la Chiesa. La registrazione è stata eseguita dalla Cappella Musicale Pontificia, diretta d
al Maestro mons. Massimo Palombella, a cura della Radio Vaticana. 
Nell’aprile scorso Papa Francesco ha indetto il Giubileo straordinario della Misericordia, intitolato “Misericordiae Vultus – Il volto della misericordia”. Nella Bolla, anche l’annuncio dell’apertura di una Porta Santa in tutte le Chiese particolari e la possibilità, per alcuni sacerdoti, di rimettere i peccati riservati alla Sede Apostolica. Questo Anno Santo inizierà nella prossima solennità dell’Immacolata Concezione e si concluderà il 20 novembre del 2016

Ascolta l’Inno:

Riapre la basilica di San Sebastiano a Ferla

Riapre dopo 36 anni la Basilica di San Sebastiano a Ferla. Si tratta della chiesa del santo patrono. 
La cerimonia di dedicazione dell’altare sabato 18 alle ore 18.30 da parte dell’arcivescovo mons. Salvatore Pappalardo, alla presenza del parroco, don Roberto Garro.
Venerdì cerimonia solenne di riapertura delle porte e la statua di San Sebastiano è stata riposizionata. Un momento commovente al quale hanno preso parte migliaia di fedeli. Per permettere a tutti di partecipare stasera, il Comune ha disposto l’installazione di un maxi schermo in piazza.
Domenica processione alle 21 con la reliquia del santo. I fedeli hanno contribuito ad acquistare gli arredi della chiesa.
 

Missione del reliquiario della Madonna delle Lacrime

“La missione del reliquiario della Madonna delle Lacrime va contestualizzata dentro la scia lasciata dalla visita del papa e, su richiesta diretta del cardinale di Sarajevo Vinko Pulic, dentro un contesto di lenta ricostruzione e anelato riscatto”. Queste le parole del rettore della Basilica Santuario della Madonna delle Lacrime, don Luca Saraceno, appena rientrato da Sarajevo dove è stato in missione con il reliquiario. 
Giorni intensi soprattutto per la qualità di eventi vissuti: l’incontro con la comunità ecclesiale di Sarajevo (i cristiano-cattolici sfiorano appena il 10 per cento della popolazione); la preghiera dentro alla più antica sinagoga di Sarajevo, costruita nel 1581; l’incontro con l’Imam della prima moschea della città (1526), la preghiera con lui e l’ingresso nel luogo di culto; la struggente visita nel memoriale di Srebrenica, laddove fu compiuto il più atroce dei genocidi dopo la seconda guerra mondiale: 8372 uomini trucidati dalle truppe serbo-bosniache in soli due giorni. 
«Fare la pace è un lavoro artigianale: richiede passione, pazienza, esperienza, tenacia. Beati sono coloro che seminano pace con le loro azioni quotidiane, con atteggiamenti e gesti di servizio, di fraternità, di dialogo, di misericordia…». Questo è un passaggio – ha spiegato don Luca – tratto dall’omelia di papa Francesco dettata nello stadio “Kosevo” di Sarajevo, lo scorso sabato 6 giugno davanti a 65 mila fedeli. Parole molto forti, pronunciate da papa Francesco in una terra, come quella di Bosnia-Herzegovina, teatro nella prima metà degli anni ‘90 di una terribile e sanguinosa guerra fratricida, che ha registrato un totale (che, ahimè, resterà sempre provvisorio!) di quasi 105.000 vittime. Sono stati giorni intensissimi per una missione che resterà nella storia della comunità del Santuario e dell’intera città di Siracusa. Non ho alcun dubbio nell’affermare che sono pellegrinaggi come quello di Sarajevo a derubricare il misterioso segno delle lacrime di Maria nei rivoli di luce della solidarietà, della cura e della prossimità della Madre di Dio e Madre dell’umanità, la cui «materna carità si prende cura dei fratelli del Figlio suo ancora peregrinanti e posti in mezzo a pericoli e affanni, fino a che non siano condotti nella patria beata» (Lumen gentium, 62)”. 

Particolarmente struggente la visita nel memoriale di Srebrenica: “Vedere il reliquiario attraversare e sostare su quella distesa silente di assenza di vita è stata una delle più graffianti esperienze che abbia mai vissuto e che difficilmente potrò dimenticare. In quella occasione il cardinale Pulic ha sottolineato l’importanza della presenza del reliquiario proprio nell’occasione della memoria dei 20 anni dal genocidio ed esattamente presente in quello spazio di lacrime e dolore per un messaggio di speranza e solidarnosc, solidarietà di una donna e madre che ha mescolato il suo pianto con quello di centinaia di donne e uomini. Degna di memoria è la brevissima sosta del reliquiario nel paese di Medjugorie, luogo di grazia, di conversione e penitenza. E poi ancora l’incontro con il monaco ortodosso Daniel della comunità di Mostar e con lui la preghiera dentro alla chiesa (1566), circondati da luminosissime icone evangeliche, sotto lo sguardo della Teotokos”. 
«Sono lacrime di misericordia», ha risposto immediatamente il sacerdote Daniel alla domanda per lui sul significato delle lacrime di Maria. E l’importanza delle lacrime viene confermata anche dall’Imam di Sarajevo che raccontava della storia dell’angelo Melek che «pianse, e le sue lacrime di pentimento, deposte in settemila anni di pianto ininterrotto in sette anfore, hanno estinto le vampe dell’inferno». Per ultimo, l’incontro con gli operatori aeroportuali di Mostar che, chiedendo di vedere il reliquiario, non solo per il doveroso controllo ma anche per un breve momento di preghiera, hanno vissuto in religioso silenzio e con occhi lucidi un momento significativo davanti alle lacrime di Maria. 

Esposto il simulacro di Santa Lucia

La Deputazione della Cappella di Santa Lucia ha reso noto che in occasione del periodo estivo, come tradizione ormai consolidata, ha disposto l'esposizione straordinaria del simulacro di Santa Lucia per tre domeniche. In particolare la seconda domenica del mese di luglio, di agosto e di settembre.
In questo modo i siracusani che rientrano per le vacanze ed i turisti in città hanno la possibilità di pregare lo splendido simulacro argenteo della patrona.
La prima esposizione è prevista quindi per domani, domenica 12 luglio, dalle ore 7.30 alle ore 20.15. Gli orari delle messe sono alle ore 8.00, alle ore 11.30 ed alle ore 19.00.