Rigenerare il sociale per creare comunità. Questo uno degli obiettivi della Fondazione di Comunità Val di Noto che ha tracciato un bilancio delle iniziative svolte per valorizzare quel senso di comunità e coesione sociale che contraddistingue i progetti della Fondazione, come ha evidenziato il presidente Maurilio Assenza: “La Fondazione ha nel termine comunità la sua qualifica. Essa nasce con un grande orizzonte: raccordare il sociale per dare a questo territorio una speranza”.
“Rigenerare il sociale: prospettive per raccordi che creano senso di comunità” il tema della giornata, affrontato con il prezioso contributo di Salvatore Rizzo, presidente dell’Ecos-med di Messina.
A partire da esperienze concrete e storie di vita, Rizzo ha rivolto uno sguardo attento alle prospettive di welfare rigenerativo, evidenziando come società diseguali e ingiuste, segnate dalla presenza di mafie e dalla corruzione del sistema economico-politico, condizionino le scelte: contesti di disincanto, scoraggiamento, paura, controllo limitano ad esempio gli slanci di chi vorrebbe investire.
Salvatore Rizzo ha evidenziato l’importanza di mettere mano ai contesti attuali, per realizzare contesti altri (fisici e relazionali) socialmente fondati sulla fiducia e la cura delle persone più fragili e delle loro libertà individuali: “Abbiamo costruito finora luoghi di cura. È giunto il momento di prenderci cura dei luoghi, tornare a occuparci della costruzione del dispositivo città”. A rimarcare come le Fondazioni di Comunità giochino un ruolo importantissimo in questa sfida, le conclusioni di Rizzo: “Compito della Fondazione di Comunità è promuovere esperienze di economia civile inclusive e sostenibili, fondate innanzitutto su beni relazionali e che abbiano per finalità la costruzione di bene comune; creare connessioni tra welfare ed economia civile, arte, ricerca, sostenibilità, cultura ed educazione; pensare un nuovo modello di welfare che non si limiti a offrire pacchetti di servizi ma espanda più compiutamente le libertà e finisca così per far crescere le coscienze e le comunità. È possibile”.
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Biblioteca Alagoniana
Ordinazione diaconale
Venerdì 10 giugno, alle ore 19.00, nella chiesa di Sant’Antonio di Padova a Siracusa, Sebastiano Pisasale sarà ordinato diacono dall’arcivescovo di Siracusa, monsignor Salvatore Pappalardo.
L’ordinazione di Pisasale segue quelle di Corrado Maria Di Stefano della chiesa Santa Maria della Roccia al Plemmirio, e di Francesco Iacono della chiesa Santa Chiara di Priolo Gargallo dello scorso aprile.
Giornata dei ministri della comunione
L’incontro prevede alle ore 9.30 la celebrazione dell’ora media; seguirà la riflessione su “Vangelo della Misericordia di san Luca”, tenuta da don Aurelio Roberto Russo, parroco e docente di Sacra Scrittura; e poi l’adorazione Eucaristica silenziosa.
Alle ore 11.30 celebrazione eucaristica presieduta dall’Arcivescovo, mons. Salvatore Pappalardo, e conferimento del mandato ai nuovi ministri straordinari della Santa Comunione.
Amoris Laetitia al Giubileo delle famiglie
Splendida partecipazione al Giubileo diocesano delle famiglie, organizzato dall’Ufficio diocesano per la pastorale familiare. Primo momento con i bambini ed i ragazzi, accolti dai volontari dell’Ufficio di pastorale giovanile. Poi nel salone San Giovanni Paolo II del Santuario Madonna delle Lacrime, una breve presentazione dell’Esortazione “Amoris Laetitia” di Papa Francesco sulla famiglia a cura di don Vittorio Rocca, docente di Teologia morale.
La giornata è continuata con una testimonianza sul tema della riconciliazione nella coppia ed infine si è conclusa con il rosario e la celebrazione eucaristica presieduta dall’arcivescovo, monsignor Salvatore Pappalardo.
Vendetta e perdono

Giovedì 26 maggio, alle ore 18.30, nella chiesa di San Nicolò (all’ingresso dell’area archeologica della Neapolis) Donatella Puliga, docente di Lingua e letteratura latina al Dipartimento di filologia classica dell’università di Siena, parlerà di “Elettra, il “sapere” della vendetta”.
Il Sant’Angela Merici al teatro di Palazzolo

Sono pronti al debutto 25 ospiti dell’Istituto Sant’Angela Merici di Canicattini Bagni che martedì 24, saranno in scena alle ore 9.30 al teatro greco di Palazzolo Acreide, con lo spettacolo “Edipo piedi deformi”, libero adattamento dell’Edipo di Sofocle, nell’ambito del Festival internazionale del teatro classico dei giovani promosso dalla Fondazione Istituto nazionale del dramma antico. L’evento, il più importante festival di teatro classico dedicato ai giovani nel mondo, coinvolge quest’anno 1.800 studenti provenienti da Italia, Francia, Grecia, Lituania, Belgio e Turchia.
Una partecipazione unica quella dell’Istituto Sant’Angela Merici di Canicattini. L’adattamento e la regia sono di Guglielmo Ghioldi, operatore dell’Istituto. Le scenografie dei maestri d’arte Gina Costa, Angelo Moncada e Sebastiano Accolla; costumi di Pina Bianco e Maria Concetta Napoli. “Per molti di loro recitare è un modo per dire: sono capace” spiega Ghioldi. L’opera messa in scena è un dramma, come nella migliore delle tradizioni, ma con una speranza finale.
“Fra i tanti personaggi del mondo delle tragedie, Edipo è forse quello che può essere correlato all’esperienza vissuta da molti portatori di disabilità – spiega ancora Ghioldi -. Edipo è zoppo, ha i piedi deformati da una barbarie subita in età infantile; Edipo vive il rifiuto, l’allontanamento, soprattutto patisce la condanna per una colpa di cui non è responsabile”. In scena un coro di dieci ragazzi, e poi i personaggi di Edipo, Corifea, Tiresia. Ed infine un’orchestra di dieci ragazzi che suonano dal vivo, percussioni, flauto e tastiera.
Giornata pro seminario

“La Solennità di Pentecoste – scrive l’arcivescovo, mons. Salvatore Pappalardo – rappresenta un giorno molto importante per la nostra Comunità diocesana, non soltanto perché ricordiamo e riviviamo nella liturgia la discesa dello Spirito Santo e la nascita della Chiesa, ma anche perché, come ogni anno, celebriamo la Giornata pro Seminario. In questo giorno, che ci vede riuniti come la prima comunità cristiana per invocare il dono dello Spirito, chiediamo a Lui di illuminare i cuori dei nostri giovani, perché molti di loro possano rispondere prontamente e con coraggio alla chiamata alla vita sacerdotale.
In quest’anno in cui il Santo Padre Francesco ha indetto il Giubileo Straordinario della Misericordia non possiamo non prendere sempre più coscienza dell’esigenza che la Chiesa ha di annunziatori del Vangelo e di ministri che spezzino il Pane di Vita e siano canali della Grazia Misericordiosa del Padre.
Tale presa di coscienza ci responsabilizza come comunità cristiana e ci sprona ad agire su due versanti. Il primo è quello della preghiera: siamo chiamati a chiedere a Dio coraggio e forza per coloro che Lui ha scelto e che ancora non hanno risposto; siamo invitati ad invocare da Lui il dono della perseveranza per coloro che sono in formazione verso il Presbiterato, ma anche per tutti coloro che sono già insigniti di questo ministero. Il secondo è quello dell’aiuto materiale al nostro Seminario: siamo chiamati a contribuire, ognuno secondo le proprie possibilità economiche, affinché i nostri figli, che oggi studiano per essere i Sacerdoti di domani, possano continuare in Seminario la loro formazione umana, spirituale e culturale senza ostacoli.
La parola “seminario” ci ricorda una dinamica molto bella della vita cristiana: come discepoli di Cristo siamo chiamati a seminare qualcosa nella vita; questi semi, gettati nella terra e irrigati dalla potenza dello Spirito Santo, produrranno frutti al tempo opportuno; di questi stessi frutti di grazia – conclude l’Arcivescovo – ci nutriremo noi e i nostri figli dopo di noi, fino al giorno della seconda venuta del Signore”.
Incontri di formazione
Venerdì 6 alle ore 18.30 padre Francesco Vinci ofm capp., cappellano alla casa circondariale di Siracusa contrada Cavadonna, parlerà di Eucaristia sorgente e forma delle Opere di Misericordia spirituale. Mercoledì 11 alle ore 18.30 don Marco Tarascio, parroco a San Metodio in Siracusa e vice direttore della Caritas diocesana, tratterà la tematica su Eucarestia sorgente e forma delle Opere di Misericordia corporali. Infine venerdì 20 alle ore 18.30 l’incontro conclusivo sarà a cura dell’Ufficio Liturgico Diocesano e verterà su Eucaristia sorgente della missione: “nella tua misericordia a tutti sei venuto incontro”, tema scelto per il Congresso Eucaristico di Genova.
Eventuali nuovi candidati al ministero straordinario della Santa Comunione vanno presentati all’Arcivescovo, tramite richiesta scritta del parroco.
Festa di Santa Lucia: diretta video
Alle ore 18.00 Santa Lucia alla Badia: Santa Messa celebrata da Mons. Salvatore Marino. Alle ore 19.00 processione delle Reliquie e del Simulacro della Santa Patrona attraverso il percorso storico per le vie di Ortigia: via Picherali, via Castello Maniace, lungomare Ortigia, via Roma, via del Teatro, piazza San Giuseppe, via della Giudecca, via delle Maestranze, via Roma, piazza Minerva, piazza Duomo. Accompagnerà il corteo religioso la banda musicale “Città di Siracusa”. È previsto in piazza Federico di Svevia l’omaggio della Comunità Romena Ortodossa della Parrocchia di San Paolo e Santa Lucia in Siracusa, in piazza San Giuseppe dell’Ufficio del Centro Storico del comune di Siracusa ed in piazza della Giudecca della comunità Parrocchiale di San
Giovanni all’Immacolata.
Alle ore 21,30 spettacolo pirotecnico eseguito dalla ditta Fuochi Chiarenza s.r.l. di Belpasso (Ct). Ingresso delle Reliquie e del Simulacro in Cattedrale e chiusura della nicchia della Cappella che custodisce il Simulacro.
L’Arcidiocesi di Siracusa comunica che il concerto di questa sera dalla sarà trasmesso in diretta ¿streaming sul canale You Tube della Diocesi di Siracusa (Arcidiocesi Siracusa) ¿(https://www.youtube.com/watch?v=VdEyftH_XWs).¿Anche la solenne celebrazione di domani mattina sarà trasmessa sempre sul canale You tube.
L’Arcidiocesi di Siracusa ringrazia le emittenti televisive Video 66 e Tris ed i quotidiani on¿line: Siracusanews, SiracusaOggi, Siracusa Times e Web Marte che trasmetteranno la ¿celebrazione in diretta dando così l’opportunità a quanti costretti a casa, o comunque non ¿nelle condizioni di recarsi in Cattedrale, di assistere alle celebrazioni.