Via Crucis cittadina al teatro Greco

“Gesù davanti al mistero della morte” è il tema scelto quest’anno per la Via Crucis cittadina promossa dalla Basilica Santuario della Madonna delle Lacrime, in collaborazione con l’Istituto Nazionale del dramma antico, il Servizio regionale Parco archeologico della Neapolis e il supporto della società Kairos.
La rappresentazione sacra avrà luogo venerdì 11 aprile, alle ore 19.45.
L’evento della Via Crucis, momento di preghiera e di meditazione, si svolgerà nel Parco Archeologico, ed particolare al Teatro Greco, luogo suggestivo che parla della commozione e delle tragedie degli uomini.
La conferenza stampa di presentazione avrà luogo mercoledì prossimo, 9 aprile, alle ore 9.30 nella chiesa di San Nicolò all’ingresso del parco archeologico della Neapolis. Saranno presenti il rettore della Basilica Santuario della Madonna delle Lacrime, don Luca Saraceno; il commissario straordinario della Fondazione Inda, Alessandro Giacchetti; il sovrintendente ai beni culturali, Beatrice Basile; Irene Pisano per la Kairos.

“Siamo arrivati alla quarta edizione di una Via Crucis che quest’anno presenta tante novità – ha detto don Luca Saraceno, rettore della Basilica Santuario della Madonna delle Lacrime – . Ne anticipo solo una: avremo due lettori d’eccezione, Elisabetta Pozzi e Massimo Venturiello. Due attori impegnati quest’anno nelle rappresentazioni classiche, che hanno deciso di accettare il nostro invito. Ringrazio loro e l’Inda per la disponibilità in quest’anno così importante per la Fondazione”. La Via Crucis sarà presieduta dall’Arcivescovo Mons. Salvatore Pappalardo. Dieci le stazioni all’interno del teatro greco, l’undicesima all’ingresso del parco archeologico ed infine l’ultima nel Santuario della Madonna delle Lacrime. “Abbiamo scelto il tema del mistero della morte – ha spiegato don Saraceno –. Tutte le volte in cui Gesù racconta della morte fino a quando non incontra la sua morte. Ma lì c’è il momento della Resurrezione. La sua passione e la compassione che ha verso la morte degli altri. Fino alla compassione di Maria di fronte alla passione di suo figlio. Papa Francesco ci ha ricordato che “Sono le lacrime quelle che ci avvicinano a questo mistero”.

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