La Conferenza Episcopale Italiana ha comunicato che, a seguito delle intese con il Governo Italiano, con decorrenza 1 aprile 2022 è abrogato il protocollo del 7 maggio 2020 per le celebrazioni con il popolo. Lo rende noto alla comunità diocesana mons. Sebastiano Amenta, vicario generale dell’Arcidiocesi di Siracusa, che richiama comunque ad un senso di responsabilità e rispetto di attenzioni e comportamenti per limitare la diffusione del virus.
Mons. Amenta ha condiviso alcuni consigli e suggerimenti come
- obbligo di mascherine: è prorogato fino al 30 aprile l’obbligo di indossare le mascherine negli ambienti al chiuso. Pertanto nei luoghi di culto al chiuso si deve accedere sempre indossando la mascherina;
distanziamento: non è obbligatorio rispettare la distanza interpersonale di un metro. Si predisponga però quanto necessario e opportuno per evitare assembramenti specialmente all’ingresso, all’uscita e tra le persone che, eventualmente, seguono le celebrazioni in piedi;
igienizzazione: si continui a osservare l’indicazione di igienizzare le mani all’ingresso dei luoghi di culto; - acquasantiere: si continui a tenerle vuote;
- scambio di pace: è opportuno continuare a volgere i propri occhi per intercettare quelli del vicino e accennare un inchino, evitando la stretta di mano o l’abbraccio;
- distribuzione dell’Eucaristia: i Ministri continueranno a indossare la mascherina e a igienizzare le mani prima di distribuire l’Eucaristia preferibilmente nella mano;
- sintomi influenzali: non partecipi alle celebrazioni chi ha sintomi influenzali e chi è sottoposto a isolamento perché positivo al COVID-19;
- igiene ambienti: si abbia cura di favorire il ricambio dell’aria sempre, specie prima e dopo le celebrazioni. Durante le stesse è necessario lasciare aperta o almeno socchiusa qualche porta e/o finestra. I luoghi sacri, comprese le sagrestie, siano igienizzati periodicamente mediante pulizia delle superfici con idonei detergenti;
- processioni: è possibile riprendere la pratica delle processioni; Nella considerazione delle varie situazioni e consuetudini locali si potranno adottare indicazioni particolari. Il discernimento degli Ordinari potrà favorire una valutazione attenta della realtà e orientare le scelte.
Orientamenti per la Settimana Santa 2022
Si esortino i fedeli alla partecipazione in presenza alle celebrazioni liturgiche limitando la ripresa in streaming delle celebrazioni e l’uso dei social media per la partecipazione alle stesse. A tal riguardo si segnala che i media della CEI – Tv2000 e Circuito radiofonico InBlu – trasmetteranno tutte le celebrazioni presiedute dal Santo Padre.
Nello specifico, si offrono i seguenti orientamenti:
1. La Domenica delle Palme, la Commemorazione dell’ingresso di Gesù a Gerusalemme sia celebrata come previsto dal Messale Romano. Si presti però attenzione che i ministri e i fedeli tengano nelle mani il ramo d’ulivo o di palma portato con sé, evitando consegne o scambi di rami.
2. Il Giovedì Santo, nella Messa vespertina della “Cena del Signore”, per il rito della lavanda dei piedi ci si attenga a quanto prescritto ai nn. 10-11 del Messale Romano (p.138). Qualora si scelga di svolgere il rito della lavanda dei piedi si consiglia di sanificare le mani ogni volta e indossare la mascherina.
3. […] L’atto di adorazione della Croce, evitando il bacio, avverrà secondo quanto prescritto ai nn. 18-19, del Messale Romano (p. 157).
4. La Veglia pasquale potrà essere celebrata in tutte le sue parti come previsto dal rito. I presenti orientamenti sono estesi a seminari, collegi sacerdotali, monasteri e comunità religiose».
“Alla luce di quanto disposto dalla CEI d’intesa con l’Autorità Governativa – conclude il vicario generale dell’Arcidiocesi – allo stato nulla osta alla ripresa delle processioni e delle feste religiose. Anche se non previsto dalla regolamentazione data, Vi chiedo di esortare i fedeli ad indossare, anche all’esterno ed in occasione delle processioni con gli inevitabili assembramenti, l’apposita mascherina quale gesto di prudenza e responsabilità verso sé stessi ed i soggetti più fragili“.