Francesco ricorda le vittime inermi del terrorismo e dell’odio

L’attualità internazionale con l’incubo del terrorismo che torna a mietere vittime, paura e divisioni in Europa e nel mondo irrompe nell’udienza generale di oggi del Papa, che nel cuore sente le sofferenze dell’umanità.
Nei saluti ai fedeli di lingua italiana, Francesco – tornato a causa della pandemia a rivolgersi ai fedeli dalla Biblioteca del Palazzo Apostolico – ricorda quanti subiscono gli effetti dell’odio che cerca di “compromettere la collaborazione fraterna tra le religioni”.

 

In questi giorni di preghiera per i defunti abbiamo ricordato e ricordiamo ancora le vittime inermi del terrorismo il cui inasprimento di crudeltà si sta diffondendo in Europa. Penso in particolare al grave attentato dei giorni scorsi a Nizza in un luogo di culto e a quello dell’altro ieri nelle strade di Vienna che hanno provocato sgomento e riprovazione nella popolazione e in quanti hanno a cuore la pace e il dialogo.

Appena ieri il Papa, prima con un tweet poi con un telegramma a firma del segretario di Stato Pietro Parolin, aveva invocato la fine di odio e violenza, alla luce di quanto accaduto per le strade di Vienna.

Pochi giorni prima, appena il 29 ottobre scorso, altro sangue e altra paura nel cuore di Nizza, dove, lo ricordiamo, tre persone sono state uccise e diverse ferite in un brutale attacco all’arma bianca nei pressi della basilica di Notre-Dame, lasciando la Francia e l’Europa nello sgomento. Anche in questa occasione Francesco non ha mancato di far sentire la sua vicinanza alla comunità cattolica d’oltralpe e aveva con forza rinnovato il suo invito alla fraternità, a “reagire al male con il bene,” condannando l’agguato terroristico compiuto nel nome di Dio.

Gabriella Ceraso – Città del Vaticano
(Da VaticanNews)

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