La cerimonia della consegna delle chiavi della Cappella di Santa Lucia aprirà ufficialmente sabato 2 maggio i festeggiamenti della festa del patrocinio di Santa Lucia. “ … ero forestiero e mi avete accolto …” il tema scelto dalla Deputazione della Cappella di Santa Lucia a 369 anni dal miracolo del 1646 quando a Siracusa divampò la carestia “interrotta” dall’arrivo nel porto di navi cariche di grano. A comunicare il miracolo fu una quaglia entrata all’interno del Duomo per comunicare alla popolazione l’avvenimento del miracolo.
Il programma della festa è stato presentato dal presidente della Deputazione della Cappella di Santa Lucia, avv. Giuseppe Piccione, e dal vicario generale dell’Arcidiocesi, mons. Sebastiano Amenta.
Sabato mattina è prevista l’inaugurazione di una edicola votiva a Santa Lucia in piazza Minerva, l’inaugurazione della mostra del maestro Paolo Scirpa al Parlatoio delle monache, alle ore 11.45 la traslazione del simulacro all’altare maggiore, alle ore 12.30 l’inaugurazione di una lapide in Cattedrale in ricordo della visita del Corpo a dicembre scorso. Alle ore 19 la celebrazione presieduta dall’Arcivescovo, mons. Salvatore Pappalardo. Subito dopo riflessioni e testimonianze sul tema dell’immigrazione curate da Kairos.
Domenica 3, il pontificale alle ore 10.15 sarà tenuto dal cardinale Francesco Montenegro, Arcivescovo di Agrigento. Alle ore 12 processione del simulacro fino a Santa Lucia alla Badia e lancio dei colombi.
Tanti gli appuntamenti e le iniziative tra cui mercoledì 6 maggio avrà luogo la riapertura al culto della chiesa di Santa Maria della Concezione in via Roma. Domenica infine, nel giorno dell’ottava, alle ore 11.30 mons. Salvatore Marino presiederà la celebrazione eucaristica e alle ore 19 processione per le vie del centro storico che riporterà il simulacro in Cattedrale.
“Abbiamo scelto quest’anno il tema dei migranti – ha spiegato il presidente Piccione –. Non a caso avremo il cardinale Montenegro che da tantissimi anni si occupa di immigrazione. Ma sono tante le iniziative che vogliamo proporre proprio per sottolineare gli aspetti di carità ed il messaggio concreto di Lucia. Apriremo la chiesa di Santa Maria della Concezione, da sempre legata alla tradizione di Lucia, dove venivano conservate le scarpette ed il vestito. Due immobili di proprietà della Deputazione sono stati concessi in comodato d’uso per finalità sociali: alle suore Scalabrianiane, che si occupano di migranti, e all’associazione Amici di Francesco che si interessano di carcerati. E poi chiederemo ai fedeli di partecipare all’iniziativa con il Mac, Movimento apostolico ciechi, e l’Asp, dal titolo “Dona la luce”. Donare le cornee per far si che la festa di Santa Lucia diventi concreta”. “La pietà popolare è molto criticata perché si dice che si punta al momento emotivo e finisce lì – ha detto mons. Amenta –. Vogliamo proporre iniziative sono risposte ad un sentire della gente che conferma come la Provvidenza attraverso i Santi continua ad annunciare Cristo”.
Il programma della festa è stato presentato dal presidente della Deputazione della Cappella di Santa Lucia, avv. Giuseppe Piccione, e dal vicario generale dell’Arcidiocesi, mons. Sebastiano Amenta.
Sabato mattina è prevista l’inaugurazione di una edicola votiva a Santa Lucia in piazza Minerva, l’inaugurazione della mostra del maestro Paolo Scirpa al Parlatoio delle monache, alle ore 11.45 la traslazione del simulacro all’altare maggiore, alle ore 12.30 l’inaugurazione di una lapide in Cattedrale in ricordo della visita del Corpo a dicembre scorso. Alle ore 19 la celebrazione presieduta dall’Arcivescovo, mons. Salvatore Pappalardo. Subito dopo riflessioni e testimonianze sul tema dell’immigrazione curate da Kairos.
Domenica 3, il pontificale alle ore 10.15 sarà tenuto dal cardinale Francesco Montenegro, Arcivescovo di Agrigento. Alle ore 12 processione del simulacro fino a Santa Lucia alla Badia e lancio dei colombi.
Tanti gli appuntamenti e le iniziative tra cui mercoledì 6 maggio avrà luogo la riapertura al culto della chiesa di Santa Maria della Concezione in via Roma. Domenica infine, nel giorno dell’ottava, alle ore 11.30 mons. Salvatore Marino presiederà la celebrazione eucaristica e alle ore 19 processione per le vie del centro storico che riporterà il simulacro in Cattedrale.
“Abbiamo scelto quest’anno il tema dei migranti – ha spiegato il presidente Piccione –. Non a caso avremo il cardinale Montenegro che da tantissimi anni si occupa di immigrazione. Ma sono tante le iniziative che vogliamo proporre proprio per sottolineare gli aspetti di carità ed il messaggio concreto di Lucia. Apriremo la chiesa di Santa Maria della Concezione, da sempre legata alla tradizione di Lucia, dove venivano conservate le scarpette ed il vestito. Due immobili di proprietà della Deputazione sono stati concessi in comodato d’uso per finalità sociali: alle suore Scalabrianiane, che si occupano di migranti, e all’associazione Amici di Francesco che si interessano di carcerati. E poi chiederemo ai fedeli di partecipare all’iniziativa con il Mac, Movimento apostolico ciechi, e l’Asp, dal titolo “Dona la luce”. Donare le cornee per far si che la festa di Santa Lucia diventi concreta”. “La pietà popolare è molto criticata perché si dice che si punta al momento emotivo e finisce lì – ha detto mons. Amenta –. Vogliamo proporre iniziative sono risposte ad un sentire della gente che conferma come la Provvidenza attraverso i Santi continua ad annunciare Cristo”.