PAROLA DI CARLO MARIA MARTINI

Libertà e verità, due valori che sono propri della fede cristiana ma che intercettano anche la sensibilità di tante persone che si dichiarano non credenti. Valori ai quali era profondamente legato il Card. Carlo Maria Martini che l’Istituto Superiore di Scienze Religiose San Metodio ha voluto ricordare con una celebrazione eucaristica e un momento di riflessione. E’ emerso in tutta la sua grandezza il pensiero dell’arcivescovo di Milano capace di comunicare a chi si trova all’interno ma anche all’esterno della chiesa.
Nella chiesa Cattedrale di Siracusa si è celebrato il ricordo con due momenti di preghiera e di riflessione. Il vicario generale, mons. Maurizio Aliotta, ha presieduto la celebrazione eucaristica in suffragio del cardinale nel trigesimo della morte. Subito dopo don Nisi Candido, direttore dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose “San Metodio”, ha proposto una riflessione sul pensiero di Martini. Sono stati proiettati stralci di interviste o interventi pubblici, nei quali Martini aveva spiegato la sua esperienza di credente: l’educazione familiare, la vocazione, la formazione dai Gesuiti, gli studi, le iniziative pastorali nella diocesi di Milano, l’amore per la Parola di Dio. In particolare, don Nisi ha messo in rilievo quanto Martini fosse legato a valori quali la libertà e la verità, che sono propri della fede cristiana ma che intercettano anche la sensibilità di tante persone che si dichiarano non credenti. A questo proposito, non si può dimenticare l’esperienza epocale della “Cattedra dei non credenti”, che ha consentito a tanti non-credenti di esprimere il proprio pensiero su tematiche attuali. Il pensiero di Martini ne è emerso in tutta la sua profondità ed attualità, soprattutto in questi giorni in cui ci si appresta a celebrare il 50 di apertura del Concilio Vaticano II (11 ottobre 1962). Lo spirito conciliare di Martini, fatto di fiducia nell’uomo e di propensione positiva nei confronti del mondo contemporaneo, mantiene tutta la sua rilevanza all’interno e fuori della Chiesa.