Ufficio Liturgico

Direttore: Sac. Massimo Di Natale

e-mail: liturgia@arcidiocesi.siracusa.it

Commissione Liturgica (Costituita Il 29 Giugno 2017)

Sezione Di Pastorale Liturgica
Sac. Massimo Di Natale, Presidente
Sac. Alessandro Genovese
Marcello Camizzi
Diac. Ottavio Castro
Sr. Antonella Cugno
Manuela La Rosa
Concetta Quartarone
Diac. Giuseppe Sanfratello
Simonetta Satornino

 

Sezione di Canto e Musica per la Liturgia
Sac. Salvatore Savaglia, Presidente
Diac. Salvatore Cannizzaro
Marianna Ferrarella
Stefania Leone
Stefano Linares
Giulio Mirto
Gaetano Raddino
William Scorpo
Matteo Vasco

email: musicasacrasr@gmail.com

 

 

Indicazioni per i canti nei matrimoni


Con la celebrazione del sacramento del Matrimonio gli sposi cristiani partecipano all’alleanza sponsale di Cristo con la Chiesa e ricevono la grazia di viverla e manifestarla nel loro rapporto di coppia e nella vita familiare. Si tratta di una celebrazione in cui si attua un evento salvifico. Per questo la Chiesa ha rivolto al sacramento del Matrimonio un’attenzione costante e premurosa“.
La celebrazione del sacramento non può prescindere dal linguaggio spirituale della liturgia, che parla attraverso i riti e le preghiere, di cui i canti sono parte integrante. Di una corretta ed equilibrata forma celebrativa i pastori sono i primi custodi e promotori, sia conducendo gli sposi ad apprezzare la bellezza del rito nuziale così come la Chiesa lo consegna loro, sia purificando eventuali richieste che condurrebbero l’azione liturgica a un soggettivismo che esula dal respiro ecclesiale della liturgia. Accade tuttavia che nel rito del matrimonio si inseriscano, quasi come intrattenimento, dei brani musicali solamente perché conformi ai gusti estetici degli sposi, spesso attinti da repertori extraliturgici che non possono essere destinati a contesti celebrativi sacramentali.
Ci auguriamo che questo contributo possa essere di aiuto ai parroci nel dare gli opportuni suggerimenti agli sposi e a coloro che insieme ad essi si occupano del canto nella liturgia nuziale. Si potrà così attingere dalla ricchezza della liturgia testi e melodie opportune per celebrare il mistero grande che unisce gli sposi a Cristo nella nuova via di santità del matrimonio.

 

Indicazioni per i canti nelle celebrazioni del Natale

Con l’approssimarsi del tempo di Avvento, le nostre comunità si troveranno impegnate nel preparare le celebrazioni liturgiche del Natale del Signore. Questo settore dell’Ufficio Liturgico Diocesano, desidera proporre un sussidio per il canto dell’Ufficio delle letture nella notte del Natale sia per la scelta dei canti nelle celebrazioni eucaristiche della solennità. Il Messale Romano dà, infatti, indicazioni precise riguardo alla scelta della veglia che precede la santa Messa della Notte.
È opportuno che alla Messa della notte si faccia precedere la celebrazione dell’Ufficio delle letture, ordinando la liturgia nel modo seguente.
Per la scelta dei canti delle sante Messe della solennità, inoltre, riteniamo importante proporvi dei brani che siano il più aderenti possibile alla liturgia celebrata, attingendo dal ricchissimo repertorio antifonale i testi che eventualmente si potranno adottare. Accanto a questi vanno sempre tenuti in considerazione quei canti che la tradizione popolare, particolarmente quella italiana, ci ha consegnato; questi ultimi, che fanno parte del grande repertorio della musica popolare, non sostituiscono ma integrano il repertorio liturgico, se inseriti in maniera opportuna al termine della celebrazione liturgica o nelle preghiere di indole popolare come le novene.

E’ possibile scaricare gli spartiti a cui si fa riferimento nelle proposte dei canti, la cui pubblicazione non è protetta da copyright. Per le altre partiture si citerà la fonte a cui si può fare riferimento per la loro reperibilità. Inoltre è possibile scaricare anche il testo dell’ufficio delle letture già impaginato e pronto per la stampa.

Sac. Salvatore Savaglia

 

Indicazioni per i canti del Triduo Pasquale

La celebrazione del Triduo Pasquale è l’azione più solenne di tutto l’anno liturgico. Nella celebrazione della Pasqua, la Chiesa ha da sempre impegnato tutte le sue energie migliori, producendo una ricchezza di contenuti testuali e musicali che costituiscono un vero patrimonio spirituale. Le indicazioni della Chiesa circa il canto liturgico nei giorni del Triduo Sacro non sono poche. Tra queste, possiamo accogliere quelle provenienti dalla lettera Paschalis sollemnitatis della Congregazione per il Culto Divino.
Il canto del popolo, dei ministri e del sacerdote celebrante riveste una particolare importanza nella celebrazione della Settimana santa e specialmente del Triduo pasquale, perché è più consono alla solennità di questi giorni ed anche perché i testi ottengono maggiore forza quando vengono eseguiti in canto.

Viene, inoltre, data una particolare indicazione per l’utilizzo degli strumenti musicali. Durante il canto dell’Inno “Gloria a Dio” si suonano le campane. Terminato il canto, non si suoneranno più fino alla Veglia pasquale, secondo le consuetudini locali; a meno che la Conferenza episcopale o l’Ordinario del luogo non stabiliscano diversamente, secondo l’opportunità (n. 50).

Per favorire un’adeguata preparazione delle celebrazioni pasquali è stato pensato uno schema di proposte per i canti, sullo stile già utilizzato per gli altri tempi forti. Certamente l’elenco non può essere esaustivo: si è voluto solamente proporre quei canti caratterizzanti le celebrazioni del sacro Triduo, attingendoli dalle antifone, dai salmi e dagli altri elementi destinati al canto. A questo elenco di proposte ciascuno, in seno alla propria comunità, saprà coniugare i canti dell’ordinario più opportuni. Rivolgo un particolare incoraggiamento ai confratelli presbiteri e ai diaconi perché anche alle parti liturgiche loro proprie venga data una speciale dignità con l’esecuzione in canto, e particolarmente: la preghiera universale e l’acclamazione per l’adorazione della Croce, il venerdì santo; le acclamazioni per la processione del cero e l’Annunzio pasquale, nella notte di Pasqua.

Sac. Salvatore Savaglia


Messale Romano
Tra le novità introdotte dalla terza edizione in lingua italiana del Messale Romano è da sottolineare la presenza del rigo musicale in notazione moderna che ha lo scopo di aiutare i ministri ordinati nell’esecuzione delle parti dell’ordinario in canto. Le melodie della celebrazione eucaristica sono state sviluppate a partire dalle già note melodie gregoriane, semplici nell’apprendimento, immediate nella risposta dell’assemblea e di facile esecuzione.
E’ possibile scaricare il file dell’intero Messale corredato di tracce musicali al seguente link: https://liturgico.chiesacattolica.it/messale-romanoterza-edizione-italiana