Direttore: sac. Andrea Zappulla
e-mail: pastoralepenitenziaria@arcidiocesi.siracusa.it
Su Facebook: Udpp Arcidiocesi di Siracusa
Su Instagram: @pastorale_penitenziaria_sr
Commissione
Padre Francesco Vinci (Cappellano Casa circondariale Cavadonna)
Don Francesco A. Trapani (Cappellano Casa di reclusione Brucoli)
Stefano Elia (Caritas Diocesana)
Franca Aglieco (Caritas Diocesana)
Suor Rosamaria Falco (Suore Orsoline della Sacra Famiglia)
Giuseppe Pisano (Cooperativa l’Arcolaio)
Diac. Giuseppe D’Angelo (Caritas cittadina Augusta)
Suor Mira Doci (Suore Scalabriniane)
Sergio Vinci (Rinnovamento nello Spirito)
Pinella La Terra (Centro Missionario diocesano)
Angelo Cerruto (Caritas cittadina Augusta)
Cettina Vinci (Società di San Vincenzo de Paoli)
L’Arcivescovo di Siracusa, mons. Francesco Lomanto, ha istituito il 14 ottobre 2022 l’Ufficio diocesano di Pastorale Penitenziaria “che possa sollecitare l’attenzione di tutta la comunità ecclesiale verso la dolorosa e variegata realtà delle persone ristrette nelle strutture penitenziarie. Il rapporto con i detenuti ed i loro familiari e con le Istituzioni richiede necessariamente una sinergia tra la pastorale penitenziaria e l’azione della Chiesa diocesana, nella prospettiva di un cammino di giustizia riparativa che possa portare frutti di riconciliazione“.
Nel decreto si legge ancora come obiettivo dell’Ufficio è quello di “promuovere, accogliere, incoraggiare, potenziare, coordinare le istituzioni, i servizi e le persone che lavorano nel mondo del carcere sia dentro che fuori le strutture detentive. Tutti coloro che si impegnano nel servizio di evangelizzazione in carcere – sacerdoti, diaconi, diaconi permanenti, religiosi e religiose, laici volontari – sono inseriti nella pastorale penitenziaria. E’ compito dell’Ufficio predisporre un progetto diocesano di pastorale penitenziaria per orientare il servizio che viene svolto negli Istituti penitenziari presenti nel territorio dell’Arcidiocesi. La Pastorale penitenziaria si interessa infine delle persone e delle istituzioni che lavorano negli ambiti della prevenzione dei conflitti, della detenzione, del reinserimento sciale e della mediazione penale“.