Rigenerare il sociale per creare comunità

Rigenerare il sociale per creare comunità. Questo uno degli obiettivi della Fondazione di Comunità Val di Noto che ha tracciato un bilancio delle iniziative svolte per valorizzare quel senso di comunità e coesione sociale che contraddistingue i progetti della Fondazione, come ha evidenziato il presidente  Maurilio Assenza: “La Fondazione ha nel termine comunità la sua qualifica. Essa nasce con un grande orizzonte: raccordare il sociale per dare a questo territorio una speranza”.
“Rigenerare il sociale: prospettive per raccordi che creano senso di comunità” il tema della giornata, affrontato con il prezioso contributo di Salvatore Rizzo, presidente dell’Ecos-med di Messina.
A partire da esperienze concrete e storie di vita, Rizzo ha rivolto uno sguardo attento alle prospettive di welfare rigenerativo, evidenziando come società diseguali e ingiuste, segnate dalla presenza di mafie e dalla corruzione del sistema economico-politico, condizionino le scelte: contesti di disincanto, scoraggiamento, paura, controllo limitano ad esempio gli slanci di chi vorrebbe investire.
Salvatore Rizzo ha evidenziato l’importanza di mettere mano ai contesti attuali, per realizzare contesti altri (fisici e relazionali) socialmente fondati sulla fiducia e la cura delle persone più fragili e delle loro libertà individuali: “Abbiamo costruito finora luoghi di cura. È giunto il momento di prenderci cura dei luoghi, tornare a occuparci della costruzione del dispositivo città”.  A rimarcare come le Fondazioni di Comunità giochino un ruolo importantissimo in questa sfida, le conclusioni di Rizzo: “Compito della Fondazione di Comunità è promuovere esperienze di economia civile inclusive e sostenibili, fondate innanzitutto su beni relazionali e che abbiano per finalità la costruzione di bene comune;  creare connessioni tra welfare ed economia civile, arte, ricerca, sostenibilità, cultura ed educazione; pensare un nuovo modello di welfare che non si limiti a offrire pacchetti di servizi ma espanda più compiutamente le libertà e finisca così per far crescere le coscienze e le comunità. È possibile”. 

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