Baldisseri: sono lacrime di tenerezza

“Le lacrime della Madonna sono conforto e sicura speranza. Non sono lacrime di disperazione, è il pianto di chi accoglie in sé il dolore dell’altro e attraverso questa accoglienza lo apre alla speranza”. Lo ha detto il cardinale Lorenzo Baldissero, segretario del Sinodo dei Vescovi chiudendo al Santuario della Madonna delle Lacrime i festeggiamenti per il 62 anniversario della Lacrimazione di Maria. 
Al termine della messa solenne, nel corso della quale è stato festeggiato anche il 60 anniversario di ordinazione sacerdotale di mons. Giuseppe Costanzo, Arcivescovo emerito di Siracusa, l’arcivescovo mons. Salvatore Pappalardo ha letto l’atto di affidamento della Diocesi al Cuore Immacolato di Maria. 
“Mi rivolgo ai giovani per dir loro di non aver paura di formare una famiglia. Le difficoltà sono tante, ma non scoraggiatevi, abbiate fiducia nel Signore che accompagna ed è sempre presente. E’ un’avventura, formare una famiglia! Sì, è un’avventura, una bella avventura che vale la pena intraprendere con forza e determinazione. Non ci sono sconti per nessuno. Non crediate che i vostri genitori o nonni non abbiano avuto difficoltà e problemi come voi li avete oggi. Loro hanno creduto nella famiglia e voi ne siete il frutto, i beneficiati. Loro hanno scommesso nel futuro e sulle persone che hanno incontrato e soprattutto hanno creduto in Dio che vede al di là dei confini e dei limiti umani.  Le lacrime di Maria sono anche segno di dolcezza e di tenerezza. Forse non si sente dire: ho pianto di gioia nel rivedere mio figlio che credevo perduto? Le lacrime di Maria nell’immagine del capezzale del letto della giovane coppia in attesa del primo figlio non è forse l’amorosa partecipazione di Maria alla gioia della nascita di una nuova vita? Il suo volto rigato da lacrime di dolcezza e di tenerezza non è forse un segno premuroso della Madre di Dio per tutti i coniugi cristiani che, accogliendo la grazia del Signore, vivono con letizia l’esperienza del loro matrimonio?”. 
Ed ancora. “Maria è nostra Madre: siamo invitati tutti ad ascoltarla e ad accogliere i suoi insegnamenti. Il testo citato precisa pure che questi insegnamenti debbono essere fissati nel cuore, affinché diventino la radice da cui germoglia il comportamento sano e corretto, e aggiunge che devono appesi al collo, perché si veda – attraverso le nostre azioni – il frutto che essi producono nella nostra vita. Ciascuno potrà riflettere e prendere le proprie decisioni guardando alla tenerezza di Maria che continua a lacrimare per tutti noi, quale segno di profondo amore e di compassione come Gesù in croce, e come Dio misericordioso che risponde al dolore e al peccato con l’offerta del suo Figlio”.
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