Non possiamo non pensare al pianto della Madonna come ad un forte richiamo alla nostra coscienza. La cultura del benessere, che ci porta a pensare a noi stessi ha detto il Papa in occasione del suo viaggio apostolico a Lampedusa, ci rende insensibili alle grida degli altri. La miseria, il dolore, la morte di tanti uomini e donne non può lasciarci indifferenti, noi che ci proclamiamo discepoli del Signore Gesù”.
L’arcivescovo di Siracusa, Mons. Salvatore Pappalardo, nel primo giorno dell’anniversario della Lacrimazione di Maria a Siracusa si interroga sul significato di quelle lacrime. Il Pastore della Chiesa siracusana presiede la celebrazione all’Oratorio in via degli Orti, proprio davanti quell’abitazione che fu teatro dell’evento prodigioso. “Ricordiamo e riviviamo le emozioni degli eventi straordinari accaduti in quei giorni, ma, soprattutto, riflettiamo e continuiamo ad interrogarci sul significato religioso di quel segno,
che la Madonna Santissima ha voluto si verificasse all’interno della casa di una famiglia della nostra città, affidando alla Chiesa di Siracusa il compito di custodirne la memoria
e di diffonderne il messaggio. Quale era il significato religioso di quelle lacrime? Perché la Madonna si è voluta manifestare a noi con questo segno? Quale messaggio ha voluto
comunicarci? Erano queste le domande che i testimoni dell’evento si posero fin dagli inizi. Anche noi continuiamo ad interrogarci: cosa dicono a noi, oggi, le lacrime della Madonna?”.
Mons. Pappalardo ha provato a rispondere: “Possiamo affermare che le lacrime della Madonna, come le lacrime di ogni madre, sono segno particolarmente espressivo della sua materna presenza e partecipazione alla nostra condizione di figli. Il pianto di una madre esprime l’intensità dei propri sentimenti dinanzi alla condizione dei figli: sono lacrime di gioia; talvolta, di dolore; sempre lacrime di speranza. Possiamo legittimamente pensare che anche le lacrime della Madonna, la più tenera delle madri, siano segno eloquente della sua divina maternità, della sua misericordia verso ciascuno di noi, suoi figli amatissimi. In questo anno, durante il quale sono state versate tante e tante lacrime di sangue da parte di uomini e donne, bambini ed anziani costretti dalla guerra, dalla persecuzione, dalla miseria a lasciare la loro terra per intraprendere viaggi di speranza che, talvolta, purtroppo, per molti di essi si sono tramutati in percorsi di morte, non possiamo non pensare al pianto della Madonna come ad un forte richiamo alla nostra coscienza. Il Papa, in occasione del suo viaggio apostolico a Lampedusa, lo scorso anno, ci metteva in guardia da quell’atteggiamento da lui definito “globalizzazione dell’indifferenza” di cui, purtroppo, noi non siamo esenti. Per la verità, i rappresentanti delle Istituzioni civili si sono lodevolmente adoperati per offrire accoglienza alle diverse decine di migliaia di profughi approdati nel nostro territorio ed anche numerosi volontari delle nostre parrocchie hanno generosamente collaborato per renderne più confortevole l’accoglienza; purtroppo, però, dobbiamo riconoscerlo, nell’animo di molte persone è diffuso il senso dell’indifferenza se non, addirittura, della diffidenza e della insofferenza per queste presenze che in qualche modo vengono a turbare il nostro quieto vivere. Le lacrime della Madonna, la nostra Madre santissima, ci ottengano, cari fratelli e sorelle, di sapere versare lacrime di conversione autentica, lacrime di compassione e di misericordia, che aprano il nostro cuore alla solidarietà verso tutti i nostri fratelli più poveri”.
Oggi alle ore 18.00, raduno dei fedeli delle comunità parrocchiali del Vicariato di Palazzolo in via degli Orti, processione con il Reliquiario verso il Santuario. Alle ore 19.00 Solenne Celebrazione Eucaristica presieduta da Sua Ecc.za Marcello Semeraro, Vescovo di Albano, e concelebrata dai presbiteri delle comunità parrocchiali del Vicariato di Palazzolo.
Domani alle ore 19.00 la Solenne Celebrazione Eucaristica sarà presieduta da Sua Ecc.za António Augusto Dos Santos Marto, Vescovo di Leiria-Fatima e concelebrata dai presbiteri delle comunità parrocchiali del Vicariato di Lentini. Durante la Celebrazione sarà offerto il servizio di interpretariato LIS (Lingua Italiana dei Segni) a cura della Sezione Provinciale ENS di Siracusa che permetterà la partecipazione della Comunità Sorda ore 20.30 Pellegrinaggio interparrocchiale delle Famiglie Francescane di Siracusa (Ordine Frati Minori, Terz’Ordine Regolare, Padri Cappuccini, Ordine Francescano Secolare) che si concluderà con la celebrazione Eucaristica in Basilica.
Alle ore 21.30 Arte e fede (sul sagrato della Cripta). «Davanti alla bottega dell’orefice», tratta dall’omonima opera teatrale di Karol Wojtyla – Regia di Claudia Koll. Realizzazione a cura della Star Rose Academy di Roma.