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Giornata del Monumento ai Caduti

Venerdì 4 novembre alle ore 18.30 presso la Parrocchia San Tommaso Apostolo al Pantheon di Siracusa si terrà la “Giornata del Monumento ai Caduti – Un patrimonio di Arte e di Memoria da conoscere e tutelare”.
Promuovono l’iniziativa la sezione di Siracusa di Italia Nostra, associazione nazionale per la tutela del patrimonio storico, artistico e naturale, e la Parrocchia del Pantheon, in occasione della ricorrenza del IV novembre, Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate in cui si ricordano tutti coloro che hanno sacrificato la propria vita per un ideale di Patria e di attaccamento al dovere, valori immutati nel tempo, per i militari di allora e di oggi.
Il programma prevede la celebrazione eucaristica alle ore 18.30 in suffragio dei Caduti di tutte le guerre e, a seguire, degli interventi sull’importanza del monumentale Sacrario e sul pregio delle opere d’Arte in esso custodite. “Un’occasione per conoscere meglio ed apprezzare il monumentale Sacrario che la nostra città di Siracusa volle edificare per i suoi Caduti della Grande Guerra” ha spiegato don Massimo Di Natale.

Famiglie in cammino: il volto nuovo della Chiesa

Il 27 dicembre 2020, durante l’Angelus della festa della Sacra Famiglia, al quinto anno dalla pubblicazione dell’esortazione apostolica post-sinodale Amoris Laetitia, il papa ha annunciato l’anno “Famiglia Amoris Laetitia”, con inizio il 19 marzo 2021 per terminare con il X Incontro Mondiale delle Famiglie, celebrato nel giugno di quest’anno. Viene da chiedersi perché mai il papa abbia voluto indire un intero anno per riflettere sul Documento dedicato alle famiglie e sulla sua applicazione.
Diversi osservatori sostengono che Amoris Laetitia (ricordiamo, frutto di un processo sinodale composto da due sinodi, uno straordinario e uno ordinario) rappresenta per alcuni versi una importante novità per la Chiesa: l’attenzione è rivolta non solo alla famiglia istituzione, intesa come ultimo anello della società (“cellula della società”) ma, andando oltre, a ogni singola persona che la compone, nella sua interezza e nel suo vissuto, in relazione alla famiglia stessa e al contesto sociale in cui vive. Pertanto, fermo restando che il sacramento del matrimonio è il fondamento della vita degli sposi cristiani, la Santa Madre Chiesa volge lo sguardo, con particolare attenzione, a quelle coppie di credenti provenienti da laceranti separazioni di precedenti unioni che, nella ritrovata serenità e nell’amore vicendevole, insieme, desiderano vivere una vita di fede stabile, accogliendole, come tutti i battezzati, dopo un tempo di discernimento, nella vita comunitaria, con la possibilità di accedere alla comunione eucaristica:

I Padri sinodali hanno affermato che, nonostante la Chiesa ritenga che ogni rottura del vincolo matrimoniale «è contro la volontà di Dio, è anche consapevole della fragilità di molti suoi figli». Illuminata dallo sguardo di Cristo, «la Chiesa si volge con amore a coloro che partecipano alla sua vita in modo incompiuto, riconoscendo che la grazia di Dio opera anche nelle loro vite dando loro il coraggio per compiere il bene, per prendersi cura con amore l’uno dell’altro ed essere a servizio della comunità nella quale vivono e lavorano». (AL 296 – precedentemente anche Familiaris consortio al n. 84 si era espressa in tal senso ma con una scarsa applicazione nella prassi …)

Questo ci porta ad assumere un atteggiamento di prossimità, docilità e umiltà, senza il pregiudizio, per ascoltare la voce dello Spirito Santo al fine di comprendere qual è la volontà di Dio per le varie specifiche situazioni della vita di ognuno, seguendo un itinerario che A.L. sintetizza nei tre verbi accompagnare, discernere e integrare. È chiaro che non è facile! Per fare ciò è necessario avviare processi relazionali di accoglienza e “ad inclusione”, vissuti alla luce della fede e sostenuti dalla grazia, che coinvolgono la comunità: famiglie, presbiteri e laici tutti.
In questi anni la nostra diocesi è stata impegnata all’approfondimento di A.L., con sussidi, incontri e proposte varie. Tra le iniziative ricordiamo l’inaugurazione del Tribunale Ecclesiastico Diocesano e il percorso specifico per coppie in situazioni di fragilità. Anche a livello regionale, A.L. ha avuto una ricaduta consistente. Ricordiamo, per es., la nascita del “Laboratorio di studio in pastorale familiare e ricerca di pratiche virtuose”, frutto di un processo di discernimento durato quasi due anni, che ha anticipato il bisogno di sinodalità espresso successivamente da Papa Francesco. Strutturato in tre aree: propedeutica al matrimonio, vita nel matrimonio, situazioni particolari, a loro volta suddivise in 14 ambiti specifici della PF. Il X Incontro Mondiale delle Famiglie è stato organizzato in forma Multicentrica e diffusa, a causa della pandemia: i rappresentanti delle varie realtà si sono ritrovati a Roma e tutte le altre famiglie nelle varie diocesi, in modo che tutti potessero partecipare. Il Pellegrinaggio delle Famiglie della Metropolia di Siracusa, dello scorso 9 ottobre, proposto e organizzato dagli Uffici per la Pastorale Familiare delle diocesi di Siracusa, Noto e Ragusa, si inserisce in questo contesto.

Camminiamo, famiglie, continuiamo a camminare!” (AL 325) E’ il tema che è stato scelto per la giornata del pellegrinaggio, parole che Papa Francesco rivolge alle famiglie nell’ultimo paragrafo di Amoris Laetitia, per significare che intorno alla Pastorale Familiare c’è un percorso che parte da lontano, che è in atto e che continua ad andare avanti. È un incoraggiamento. Lungo la strada la famiglia non è mai stata sola! La Chiesa, come il Buon Samaritano, se ne prende cura, la sostiene, la “difende” dalle insidie della disgregazione, dello svilimento dell’Amore sponsale, oblativo e generativo, tenendone alta la dignità umana, sociale e sacramentale. Questo è il tema che è stato scelto per rispondere alla domanda che Papa Francesco ha posto a tutte le famiglie del mondo: Il Signore, quale passo in più chiede oggi alle famiglie? (X IMF2022).
Camminare per fare piccoli passi: verso l’accoglienza, verso la fratellanza, verso il perdono …

Nei passi delle famiglie in pellegrinaggio a Siracusa vi erano simbolicamente rappresentati i passi di tante famiglie paralizzate da sofferenze e impedimenti di ogni genere. Tante famiglie! Come da tempo non si vedevano.
Tante famiglie sotto lo sguardo materno della Vergine! Provenienti dalle tre diocesi: Siracusa, Ragusa e Noto. Un modello sinodale straordinario: papà, mamme, bambini, nonni, famiglie in cammino, guidate e sostenute dai nostri vescovi, Pastori solerti e attenti a sostenere con amore paterno le famiglie loro affidate: padre Francesco Lomanto, padre Giuseppe La Placa e, anche se da lontano perché impossibilitato ad essere presente, padre Antonio Staglianó. Famiglie che colorano e ringiovaniscono la Chiesa, che esprimono il volto della Chiesa. Così come abbiamo ascoltato dalle testimonianze di Delizia e Nicandro, di Vittoria, diocesi di Ragusa, sposi da 13 anni, con 2 figli, che ci hanno parlato della santità del quotidiano; di Carmelo e Isabella, di Siracusa, sposati da 21 anni, con sette figli accolti come dono, che ci hanno raccontato della loro esperienza concreta sulla “trasmissione della vita e l’educazione dei figli”; di Sebastiano e Rosanna, di Pachino, diocesi di Noto, sposati da circa 18 anni, con tre figli, che ci hanno parlato della fedeltà al dono della vita: quando la disabilità irrompe nella famiglia genera una sfida, e sconvolge gli equilibri, i desideri, le aspettative … ma lo sguardo di fede riconosce e garantisce la qualità di ogni vita, con i suoi bisogni e le sue opportunità. Nella mattinata, presso la Casa del Pianto, in via degli Orti, una breve liturgia introduttiva, presieduta da mons. Francesco Lomanto, dava inizio al pellegrinaggio, arricchito da canti, preghiere e meditazioni preparate da don Enzo Candido e i missionari della Madonna delle Lacrime, fino a raggiungere la Basilica Santuario, dove abbiamo ascoltato le testimonianze e il messaggio di mons Giuseppe La Placa, sulla Famiglia via di santità, che ci esortava, tra le altre cose, a riprendere la buona pratica della recita quotidiana del Santo Rosario.
Una giornata il cui “cammino” ha trovato il suo approdo nella celebrazione eucaristica, presieduta da mons Francesco Lomanto. Nella sua omelia, riprendendo le parole del papa, ci esortava a fare quel passo in più che ogni uomo chiamato alla santità è sempre propenso a fare. Così come – riferendosi alla liturgia della Parola del giorno – i tanti che nella storia della salvezza hanno fatto, superando i vari ostacoli che la vita pone innanzi, per raggiungere la guarigione fisica e spirituale, il Signore. Anche noi, come loro, siamo chiamati a fare questo passo in più verso la santità. Nel pomeriggio tutte le famiglie si sono ritrovate a condividere il tanto apprezzato momento culturale e di fede, visitando la basilica di Santa Lucia al Sepolcro, avendo come guida il parroco, fra Daniele Cugnata. Il cammino sinodale in atto è quel passo in più che la Chiesa vuole fare in questo tempo storico. Lasciamoci spingere, senza indugio, verso l’alt(r)o, dalla forza dello Spirito Santo, per andare oltre, per intraprendere la strada che porta a Cristo, Via Verità e Vita.

Salvatore Cannizzaro

Identità cristiana, bioetica e diritti sociali

Identità cristiana, bioetica e diritti sociali” è il tema attorno al quale si svilupperà la conversazione che avrà luogo sabato prossimo, 5 novembre, alle ore 9.30 nel salone della Parrocchia Maria Madre di Dio in viale Santa Panagia a Siracusa.
L’iniziativa, in memoria di Giuseppe Dalla Torre, vedrà la partecipazione del prof. Giovanni Di Rosa, ordinario di Diritto civile al Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Catania, e don Gianluca Belfiore, direttore dell’Osservatorio giuridico diocesano.
Il prof. Giuseppe Dalla Torre, deceduto nel dicembre 2020 all’età di 77 anni, è stato per 23 anni rettore della Libera università Maria Santissima Assunta, ma anche Presidente del Tribunale di prima istanza dello Stato della Città del Vaticano ed ha ricoperto per anni il ruolo di Presidente nazionale dell’Unione Giuristi Cattolici Italiani.
L’evento, promosso dalla sezione di Siracusa dell’Unione Giuristi Cattolici Italiani, è in fase di accreditamento ai fini della formazione professionale obbligatoria presso l’Ordine degli Avvocati di Siracusa.

 

Don Massimo nominato componente del Cal

Don Massimo Di Natale, direttore dell’Ufficio Liturgico Diocesano, è stato nominato consigliere del Centro di Azione Liturgica (Cal). Durante i lavori dell’assemblea dei soci del Centro di Azione Liturgica, che si è tenuta presso il Pontificio Collegio Urbano in Roma, mons. Claudio Maniago, arcivescovo metropolita di Catanzaro-Squillace e presidente della storica Associazione, ha reso pubblica la nomina del vicepresidente nella persona di Mons. Giovanni Di Napoli e del nuovo segretario nella persona di don Mauro Dibenedetto. Successivamente sono stati eletti i cinque consiglieri per il quinquennio 2022-2027: don Antonio Angiolini, prof. Giuseppe Falanga, don Massimo Di Natale, don Elvio Nocera, Suor Emmanuela Viviano.
Il Cal fondato nel 1947, è un’Associazione di cultori di liturgia e operatori pastorali legata alla Conferenza Episcopale Italiana. Ha accompagnato il cammino liturgico della Chiesa in Italia durante il movimento liturgico e il rinnovamento liturgico successivo al Concilio Vaticano II, soprattutto attraverso l’organizzazione della Settimana Liturgica Nazionale (che si celebra ogni anno, alla fine di agosto, in una diocesi italiana) e con la pubblicazione della rivista “Liturgia”.

Venerdì 28, alle 18.00 nel salone Giovanni Paolo II del Santuario

Assemblea diocesana su “I cantieri di Bethania”

L’arcivescovo mons. Francesco Lomanto ha convocato l’Assemblea Diocesana per riprendere il Cammino Sinodale verso la sua seconda tappa. Venerdì 28 ottobre, alle ore 18.00 nel Salone Giovanni Paolo II del Santuario della Madonna delle Lacrime.
L’Assemblea introdurrà
I cantieri di Bethania e, attraverso la consegna di alcune schede, avvierà il lavoro da svolgere nei Vicariati i cui frutti saranno oggetto di studio nella successiva Assemblea diocesana che si terrà venerdì 2 dicembre.

Sono invitati a partecipare i presbiteri, i diaconi, i religiosi e i laici, con particolare riferimento ai membri dei Consigli parrocchiali e ai responsabili/coordinatori delle aggregazioni laicali. Questa composizione dell’Assemblea, ovviamente, non escluderà chiunque, tra il Popolo di Dio, vorrà unirsi a questo significativo momento della vita della Chiesa. Il Cammino Sinodale è il cammino della Chiesa riunita attorno al suo Pastore: è importante quindi che l’Assemblea possa esprimerne il volto in tutte le sue espressioni.

I lavori si svolgeranno con il seguente programma:

  • ore 18.00: Inizio dei lavori. Preghiera ed introduzione del nostro Arcivescovo
  • ore 18,30: Presentazione del 2° anno del Cammino Sinodale I cantieri di Bethania
  • ore 19.30: Contributi
  • ore 20.00: Preghiera di chiusura dell’Assemblea

Le catacombe di Siracusa alla Borsa del turismo archeologico

Le Catacombe di Siracusa presenti alla XXIV edizione della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico in programma a Paestum da domani, giovedì 27, a domenica 30 ottobre.
L’Ufficio Diocesano per la Custodia delle Catacombe, l’Ispettorato per le Catacombe della Sicilia Orientale e la società Kairós presenteranno il mondo dell’archeologia sotterranea di età paleocristiana che si può scoprire a Siracusa. Le catacombe sono vere e proprie città sotterranee. I tre grandi complessi siracusani, la Catacomba di San Giovanni, quella di Santa Lucia e quella di Vigna Cassia, sono i più notevoli dopo quelli di Roma e pongono Siracusa su un piano privilegiato rispetto alle altre del mondo cristiano antico. Differenti per età di realizzazione e per composizione strutturale troviamo ampie gallerie, con grandi camere sepolcrali nella Catacomba di San Giovanni; strette invece, in quelle di Santa Lucia, creando un vero e proprio labirinto di pietre, e ipogei di diritto privato nella struttura di Vigna Cassia.
Al loro interno sono stati rinvenuti alcuni veri “tesori”: il più antico presepe al mondo (secolo IV) scolpito sul fronte del sarcofago di Adelfia, un singolare affresco di epoca bizantina (secolo VIII) che racconta del supplizio dei Quaranta Martiri di Sebaste ed ancora, raffigurazioni pittoriche con pavoni affrontati, giardini fioriti, Oranti, colombe e lepri, oltre a graffiti con pesci barche e Cristogramma.
Le catacombe di Siracusa, tutelate dalla Pontificia Commissione di Archeologia Sacra, sono fruibili grazie alla società Kairós che li gestisce in collaborazione con l’Arcidiocesi di Siracusa.
La Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico è il più grande salone espositivo al mondo dedicato al patrimonio archeologico, un luogo di approfondimento e divulgazione di temi dedicati all’archeologia e al turismo ma anche un’occasione di incontro per addetti ai lavori, operatori turistici e culturali.
Venerdì 28, Monsignore Pasquale Iacobone, segretario della Pontificia Commissione di Archeologia Sacra, aprirà i lavori della conferenza: “Incontro nazionale città Ipogee. L’archeologia sotterranea per un turismo più esperienziale e sostenibile”. Al termine della conferenza Mons. Iacobone riceverà il Premio “Paestum Mario Napoli” per il progetto catacombe d’Italia.

Mons. Roberto Campisi nominato assessore della Segreteria di Stato

Papa Francesco ha nominato mons. Roberto Campisi Assessore per gli Affari Generali della Segreteria di Stato Vaticana. Campisi era consigliere di Nunziatura in servizio presso la medesima Sezione per gli Affari Generali. “Lo sosteniamo con la nostra preghiera ed il nostro affetto in questo importante incarico al quale la Chiesa lo ha chiamato, mentre lo affidiamo all’intercessione della Madonna delle Lacrime e di S. Lucia patrona della nostra Arcidiocesi” ha detto il vicario generale, mons. Sebastiano Amenta.
Nato a Siracusa il 18 novembre 1978, mons. Roberto Campisi è stato ordinato sacerdote il 7 dicembre 2002. Si è incardinato nell’arcidiocesi di Siracusa, è laureato in Utroque Iure. Entrato nel servizio diplomatico della Santa Sede il 1 luglio 2010, ha prestato la propria opera nelle rappresentanze pontificie in Costa d’Avorio, Venezuela, Italia e presso la sezione per gli Affari generali della Segreteria di Stato. Conosce il francese, l’inglese e lo spagnolo.

“Vocazione all’Amore” di don Raffaele Aprile

Si intitola “Vocazione all’Amore” il nuovo libro di don Raffaele Aprile, sacerdote siracusano che svolge il suo ministero al Santuario della Madonna delle Lacrime. Dopo “Innamorato del Cielo” e “Fratelli di Cielo”, don Raffaele ha pubblicato per Tau editrice una raccolta di prose e versi ma anche di testimonianze.
Negli occhi di Maria il mio incontro con il Cielo” è il sottotitolo del volume che ha la prefazione di Alessandro Quasimodo e Paolo Curtaz ed il contributo di Claudia Koll.
Esiste un desiderio profondo, intimo, invincibile che alberga nel profondo di ogni essere umano, in ogni tempo, in ogni luogo: quello di soddisfare il bisogno di felicità che portiamo nel cuore – scrive Paolo Curtaz -. E per molti la felicità ha a che fare con l’amore. Amore che ci richiama subito al sentimento, all’innamoramento, alla passione, anzitutto. Ma, anche, amore che coinvolge ogni altro aspetto della vita, dall’esperienza della genitorialità, all’amicizia, al rapporto col divino. Oggi, spesso, si pensa all’amore come a una chimera, come a un’illusione.
Lo si desidera ma non si riesce a realizzarlo in alcun modo. (…) Bene, allora, rivolgerci a colui che quell’amore lo ha inventato. A Dio. Il messaggio cristiano, in fin dei conti, si traduce in un messaggio semplice: sei amato, puoi amare. Ed è bello pensare che il cristianesimo, prima di ogni altra cosa, riveli un Dio che ama l’umanità e che ci rende capaci di amare. (…) Bene fa, allora, don Raffaele, ad assecondare la sua vena poetica per comunicare il messaggio cristiano alternando poesia e prosa, riflettendo e condividendo quanto ha scoperto e capito dell’amore che gli proviene da Dio“.

Don Aprile alterna il fluire della prosa allo scorrere di versi. Similitudini e metafore attingono alla tradizione poetica e scritturale. Non mancano riferimenti all’attualità. La poesia si alterna alla prosa, ma talora è dalla riflessione, dalla meditazione sulla Scrittura, sui fatti della vita o sulle verità di fede che poi sgorgano i versi. Le riflessioni e i versi di don Aprile indagano la solitudine, il mettersi in ascolto per trovare il senso dell’esistenza e la propria vocazione all’amore” scrive Maria Lucia Riccioli nell’introduzione.
La seconda parte del libro è dedicata alle testimonianze vocazionali dello stesso don Raffaele Aprile, di don Giovanni Carnio, di don Andrea Geria, di don Stefano Lafranconi, di Riccardo Gelsemio, di don Francesco Venuto, di don Tommaso Mazza, di don Ernesto Piranio, di suor Vincenzina Botindari, di don Giuseppe Calimera, di p. Onofrio Farinola e di Mauro Midolo. Non storie straordinarie, ma vite quotidiane, ordinarie, di cui l’apparente banalità viene riscattata dalla ricerca di senso, in percorsi simili ai nostri, in cammino verso la verità che si incarna in Gesù Cristo.

«Voi stessi date loro da mangiare»

«Voi stessi date loro da mangiare» è il tema dell’incontro nazionale dei direttori degli Uffici diocesani per la pastorale della Salute in corso ad Assisi.

La bellezza del ritrovarsi insieme sarà la caratteristica dominante i due giorni. Giornate di ascolto reciproco dove, nella più completa libertà, ognuno potrà dare il proprio contributo per condividere buone pratiche, migliorare il nostro servizio ai malati, agli operatori sanitari e a tutti coloro che si occupano della salute. La provocazione del titolo è ricca di diverse suggestioni: da quella di dare del pane a chi ha fame (nel pane c’è la salute); al richiamo alla nostra responsabilità, senza la quale nulla si sviluppa e cresce; alla sensibilità di andare oltre la materia, perché non di solo pane vive l’uomo. L’attesa è che ciascuno arrivi con proposte e progetti concreti e realizzabili, in quello spirito sinodale al quale ci richiama continuamente papa Francesco.
Ad Assisi è presente il direttore dell’Ufficio per la pastorale della Salute, don Raffaele Aprile. 
La due giorni prevede diverse sessioni e gruppi di ascolto e confronto. Domani interverrà mons. Valentino Bulgarelli, sottosegretario CEI, sulle prospettive per il secondo anno del Cammino sinodale.

Anniversario dell’ingresso in Diocesi dell’Arcivescovo, Francesco Lomanto

Lunedì 24 ottobre, alle ore 18.00, nel 2° anniversario dell’Ordinazione Episcopale e dell’Ingresso in Diocesi, l’Arcivescovo di Siracusa, mons. Francesco Lomanto, celebrerà nella Basilica Santuario della Madonna delle Lacrime il Pontificale con la partecipazione di tutti i sacerdoti, i religiosi, i diaconi, le associazioni, le confraternite, i fedeli dell’Arcidiocesi di Siracusa.
La Chiesa Siracusana si riunisce attorno al suo Pastore, per ringraziare con lui il Signore e per affidare il suo ministero episcopale alla protezione della Madonna delle Lacrime.