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I vescovi di Sicilia riuniti a Patti per la CESi

È con il saluto del sindaco Veronica Maria Armeli e di alcuni membri della giunta che si è aperta la sessione primaverile della Conferenza Episcopale Siciliana in corso di svolgimento a Castell’Umberto, in Diocesi di Patti. Nel corso dei tre giorni di lavoro, dal 4 al 6 marzo, i vescovi delle diciotto diocesi dell’Isola affronteranno diversi punti all’ordine del giorno guidati dal Presidente Mons. Antonino Raspanti, vescovo di Acireale.

Diversi i punti all’ordine del giorno. L’incontro con il Presidente e il Direttore di Caritas Italiana (Mons. Carlo M. Redaelli e don Marco Pagniello); la relazione annuale del Preside della Facoltà Teologica di Sicilia (Prof. Vito Impellizzeri); le relazioni sulle riflessioni emerse dall’incontro con i Presidenti degli Istituti diocesani del Sostentamento del Clero e comunicazioni sul Servizio Regionale per Tutela dei Minori (Mons. Alessandro Damiano); la proposta di modifica dell’art. 18 del Progetto per la Formazione permanete dei Presbiteri in Sicilia – Centro Madre del Buon Pastore (Mons. Guglielmo Giombanco); le comunicazioni dei Referenti degli Economi delle Chiese di Sicilia presso la Conferenza Episcopale Italiana; le comunicazioni sulla Tavola rotonda del 16 marzo prossimo sulla tutela dell’ambiente e la problematica legata agli incendi (Mons. Giuseppe Marciante). I Vescovi inoltre incontreranno i Responsabili Regionali dell’AGESCI.

È prevista la presentazione del Bilancio Aggregato dei Tribunali Ecclesiastici della Regione Ecclesiastica Sicilia(Mons. Antonio Legname), un aggiornamento sul Pellegrinaggio ad Assisi del 3 – 4 ottobre 2024 e sulla prossima Visita ad Limina che i Vescovi delle diocesi di Sicilia effettueranno a Roma dal 28 aprile al 1 maggio. Infine la presentazione e approvazione del bilancio consuntivo della Regione Ecclesiastica di Sicilia (Mons. Guglielmo Giombanco).

Già nel corso delle prima giornata hanno incontrato mons. Carlo Roberto Maria Redaelli, arcivescovo di Gorizia, e don Marco Pagniello, rispettivamente Presidente e Direttore di Caritas italiana.

La Conferenza Episcopale Siciliana (CESi), che si riunisce tre volte l’anno, è l’Assemblea permanente dei vescovi siciliani che congiuntamente esercitano funzioni pastorali per i fedeli della regione, al fine di promuovere il bene attraverso forme e modalità di apostolato adeguate che la Chiesa offre.
“Per questa sessione primaverile abbiamo scelto il centro pastorale Maria Santissima del Tindari di Castell’Umberto.  Sono tanti gli argomenti che la Conferenza Episcopale affronta durante le sessioni, innanzitutto si fa una lettura delle problematiche attuali dal punto di vista non solo pastorale ma anche sociale ed ecclesiale per dare risposte adeguate, frutto del dialogo e confronto reciproco tra vescovi. Quando ci si confronta e ciascuno comunica l’esperienza di comunità, le Chiese di Sicilia si presentano più arricchite e rigenerate” ha detto mons. Guglielmo Giombanco, vescovo di Patti e Segretario della CESi.

Iniziativa della Pastorale giovanile

Lectio divina: camminiamo nella luce

Quattro incontri di preghiera e fraternità, uno per vicariato,  dedicati ai giovani tra i 18 e i 35 anni. L’iniziativa è dell’Equipe diocesana di Pastorale Giovanile che ha accolto l’esortazione dell’Arcivescovo che nella lettera pastorale In luce ambulamus ha chiesto di vivere ed approfondire il nostro rapporto con la Parola di Dio, ma non come un fattore esterno a noi, ma per diventare vita nelle nostre vite e crescere e in noi (cfr. In luce ambulamus, p. 12),
“Vorremo incontrarci – spiega il direttore dell’Ufficio di Pastorale giovanile, don Daniele Lipari – attorno alla Parola di Dio nei nostri Vicariati, proponendovi 4 incontri di preghiera ai quali invitiamo tutti i giovani delle comunità parrocchiali e dei gruppi. In ogni vicariato ci soffermeremo su un brano evangelico diverso, a
partire dai temi presentati dal nostro Arcivescovo nella lettera pastorale. La partecipazione è aperta a tutti i giovani, anche di altri vicariati”.

Nel calendario diocesano erano state scritte già delle date che sono state modificate:
Vicariato di Lentini: venerdì 1 marzo ore 20.30 – Parrocchia S. Tecla in Carlentini
– Vicariato di Augusta: venerdì 12 aprile ore 20.00 – Parrocchia Madonna del Buon
Consiglio in S. Lucia in Augusta
– Vicariato di Siracusa: venerdì 31 maggio ore 20.30 – Parrocchia Madre di Dio in Siracusa
– Vicariato di Floridia-Palazzolo: venerdì 7 giugno ore 20.30 – Parrocchia S. Sebastiano in
Palazzolo Acreide
Prossimo incontro per i giovani di tutta la diocesi sarà il prossimo 28 agosto, vigilia dei festeggiamenti in onore della Madonna delle Lacrime.

 

Un bassorilievo per il Santuario della Madonna delle Lacrime

Giovedì 29 alle ore 16,45 sarà inaugurato nella Casa del Pianto, in via degli Orti 11, un bassorilievo che lo scultore Licinio Fazio ha realizzato in occasione del 70.mo anniversario della Lacrimazione e donato al Santuario della Madonna delle Lacrime.
Licinio Fazio, nato nel 1953 a Furci Siculo, scultore molto noto nella provincia di Messina, si è dedicato sin da giovane all’arte figurativa utilizzando diverse forme espressive: disegno, pittura , scultura , affresco e decorazione di tessuti. La sua maturazione artistica è stata stimolata da frequentazioni importanti, quali quella col critico d’arte Giulio Carlo Argan e con il pittore Corrado Cagli. Dopo la sperimentazione di varie tecniche pittoriche, alternata all’insegnamento nelle scuole, si è accostato con successo alla scultura. Presente nei maggiori annuari e cataloghi d’arte di pittura e scultura, ha al suo attivo numerose esposizioni e mostre in Italia e all’estero. Molte sue opere scultoree in bronzo sono installate in piazze e spazi urbani di comuni siciliani e suoi affreschi, statue e bassorilievi a carattere religioso arricchiscono parecchie chiese dell’isola.
L’opera sarà benedetta dal rettore del Santuario, don Aurelio Russo, prima della processione che muoverà in pellegrinaggio dalla Casa del Pianto verso il Santuario.

Il bassorilievo realizzato dall’artista, nato dalla sua devozione verso la Madonna delle Lacrime, rappresenta l’insieme di più figure, composte in sequenza come un unico racconto che sintetizza una narrazione visiva di alcuni eventi salienti accaduti nel mondo, dalle impronte terribili della guerra ai visi fiduciosi dei bambini guariti per intercessione della Madonnina. E le mani dei migranti naufraghi che cercano aiuto tra le onde, che Fazio vede come le mani di ogni fedele che invoca conforto tra le avversità della vita e le difficoltà quotidiane. Non manca la raffigurazione di una simbolica colomba, pronta a spiccare il volo, affinché la pace riaccenda in tutti i cuori la fiamma dell’umanità e la Madonnina, con le sue lacrime d’amore e il suo sguardo materno, dispensa ai suoi figli conforto e speranza.

E’ scomparso padre Antonio Panzica

E’ scomparso padre Antonio Panzica del Terz’Ordine Francescano, parroco della parrocchia “San Corrado Confalonieri”. I funerali saranno celebrati mercoledì 28 alle ore 11.00 nella chiesa di San Corrado Confalonieri alla Mazzarrona.

 

A Siracusa la Morte ha reciso il 26 febbraio il più bel fiore della Mazzarona: quello di padre Antonio Panzica del T.O.R. (Terzo Ordine Francescano), parroco della parrocchia “San Corrado Confalonieri”.
Siracusano per adozione, ha servito – senza alcuna sosta – la comunità della Mazzarona per quasi quarantatré anni. Avrebbe compiuto ottantatré anni il prossimo 23 giugno ed ancora lavorava con costante dedizione sacerdotale.
Padre Panziza ha svolto il suo servizio pastorale con grande generosità, con notevole sacrificio, affrontando da diversi anni pure notevoli problemi di salute. Sono testimone di tante sue lodevoli iniziative vissute con fervore in un quartiere vasto, certamente non facile, con enormi difficoltà sociali.

Siamo stati abituati a vederlo impegnato con zelo sopratutto in attività pastorali e assistenziali, ma padre Antonio era pure un uomo di sensibile e attenta cultura. Ha pubblicato diversi libri, anche di belle poesie, spesso teneramente dedicate al suo territorio e alla sua gente di Mazzarona.
Certamente però sono più noti i suoi libri che narrano la storia del popolare e vasto quartiere siracusano. Fra tutti, vorrei ricordare “In principio Dio creò la Mazzarona” dell’aprile 1991 e “25° Anniversario della Parrocchia San Corrado Confalonieri” dell’8 dicembre 2005.
Costituiscono interessantissime documentazioni storiche per Siracusa, per la Diocesi e per il siracusano “Terzo Ordine di San Francesco” e fanno rivivere momenti belli e pure amari per tante avversità.
Lui diceva e scriveva che la Mazzarona era “una campagna piena di pietre” e poi “il deserto roccioso si è trasformato in un giardino pieno di vita”.
E, rivolto al Signore, annotava: “Era uno splendido mattino d’aprile quando Tu sei venuto a seminare il grano della speranza nel nostro arido deserto. Nei solchi scaldati dal tuo amore continua a sbocciare un numero infinito di fiori dai colori invitanti, accarezzati dalla brezza d’oriente. Ogni fiore, con voce gioiosa, eleva il canto alla risurrezione”. Sono soltanto alcuni aspetti, tra i tanti, del buon padre Antonio Panzica! Lo ricordiamo con commossa gratitudine, anche nella redazione del Settimanale “Cammino”, di cui fu attento lettore e sostenitore.

Gianni Failla

Incontro di vicariato per l’ufficio catechistico

L’Ufficio catechistico diocesano, nell’ambito del cammino sinodale, propone una serie di iniziative che culmineranno con l’incontro diocesano sabato 12 settembre, alla Basilica di Santa Lucia al Sepolcro a Siracusa, con l’arcivescovo mons. Francesco Lomanto.

“La lettera pastorale del nostro Arcivescovo In luce ambulamus ci ha ricordato – spiega mons. Salvatore Marino, direttore dell’Ufficio – che in questo anno abbiamo varie attività concomitanti: cammino sinodale, anno luciano e preparazione al giubileo e tutti siamo chiamati a vivere, con la nostra propria modalità ma con intensità, questi eventi significativi per la Chiesa e per la nostra vita. Così anche questo Ufficio si inserisce nel previsto cammino di comunione e di impegno e quindi se da una parte ci prepariamo a vivere gli eventi comuni che saranno proposti, dall’altra di alcuni di questi eventi noi siamo protagonisti e promotori”.

Per catechisti ed educatori saranno organizzati degli incontri di vicariato (dalle ore 17.00 alle ore 19.00). Si inizia mercoledì 28 alla parrocchia Sant’Antonio per Siracusa; giovedì 29 alla Parrocchia Santa Tecla per il vicariato di Lentini; mercoledì 6 marzo alla Parrocchia San Giuseppe Innografo per Augusta; giovedì 7: all’Oratorio Maria Ausiliatrice di Canicattini Bagni per Palazzolo-Floridia. Domenica 21 aprile Festa dei ragazzi ed infine incontro estivo dal 12 al 14 luglio alla Villa del Seminario a Canicattini Bagni.

Ritiro di Quaresima dei ministri straordinari della comunione

Mercoledì 21 dalle ore 18.00 alle ore 20.00 si terrà il Ritiro di Quaresima dei Ministri Straordinari della Santa Comunione presso il salone “Giovanni Paolo II” del centro congressi del Santuario Madonna delle Lacrime a Siracusa. Sarà l’arcivescovo di Siracusa, mons. Francesco Lomanto, alla presenza del direttore dell’Ufficio liturgico diocesano, don Massimo Di Natale – a guidare la riflessione.

“L’invito alla partecipazione – ha detto don Massimo Di Natale – è rivolto a quanti, nelle nostre Comunità parrocchiali, svolgono il delicato servizio di Ministro Straordinario della Santa Comunione e a coloro che quest’anno riceveranno il mandato. È sempre gradita la presenza delle religiose. I nuovi candidati al ministero straordinario della Santa Comunione sono stati già presentati al nostro Arcivescovo dal parroco richiedente prima dell’inizio del corso di formazione di Avvento; per chi non avesse ancora provveduto, può consegnare la lettera di presentazione brevi manu nel giorno del ritiro.

Anche quest’anno, i tempi di Quaresima e di Pasqua saranno accompagnati dal sussidio liturgico- pastorale, frutto del lavoro d’insieme di alcuni uffici e servizi della Segreteria Generale della Conferenza Episcopale Italiana, coordinati dall’Ufficio Liturgico Nazionale. I suggerimenti e le proposte di questo strumento pastorale saranno consultabili al seguente link:

Sussidi liturgici per il Tempo di Quaresima e Pasqua

I documenti pubblicati saranno senz’altro utili per le nostre Comunità in cammino quaresimale, al fine di riscoprire la bellezza del nostro battesimo, per rinnovare la scelta di seguire Cristo sulla via della croce e prendere parte alla vittoria pasquale”.

Colletta per le popolazioni colpite dalla guerra

La Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana ha indetto una colletta nazionale per domenica 18 febbraio per sostenere l’opera di Caritas Italiana a favore delle popolazioni colpite dalla guerra in Medio Oriente. Le offerte potranno essere consegnate all’Economato della Curia o trasmesse a mezzo bonifico bancario sul conto corrente intestato: Arcidiocesi di Siracusa IT 93 U 02008 17108 000104539790

E’ possibile trovare maggiori dettagli nell’allegata comunicazione di Caritas Italiana


Via Crucis giornaliera in Tempo di Quaresima

Sul modello di San Giovanni Paolo II che in vita non mancò mai di pregare con il pio esercizio della Via Crucis tutti i venerdì dell’anno e tutti i giorni del tempo di Quaresima, come narrato dal Card. Stanislao Dziwisz in visita a Siracusa per il 70mo anniversario della Lacrimazione, la Basilica-Santuario Madonna delle Lacrime propone la celebrazione della stessa per tutto il tempo della Quaresima.

Programma Via Crucis in Santuario:

  • Tutti i giorni alle ore 17.00 da lunedì a sabato (in Santuario)
  • Tutti i venerdì di quaresima

– ore 10.30 (in Santuario)
– ore 15.30 (presso la Casa del Pianto)
– ore 17.00 e ore 18.45 (in Santuario)

Messaggio per la Quaresima

L’arcivescovo Lomanto: “Invochiamo nella preghiera il dono della pace per tutti”

La preghiera è il lavoro primario di ogni battezzato, perché non è soltanto il nostro mezzo di santificazione personale, ma è anche il nostro servizio nella Chiesa e ci unisce alla missione di Gesù al Padre che salva il mondo. Volgendo lo sguardo sul mondo odierno e sui terribili scenari di guerra, comprendiamo l’importanza di invocare nella preghiera il dono della pace per tutti, affinché, come insiste Papa Francesco, «siano sempre più numerosi coloro che, senza far rumore, con umiltà e tenacia, si fanno giorno per giorno artigiani di pace», per contribuire a «porre fine a guerre e conflitti, e ad alleviare molte forme di sofferenza che affliggono la famiglia umana» (Francesco, Messaggio per la LV Giornata Mondiale della pace, 8.12.2021; Idem, Messaggio per la LVIII Giornata Mondiale della pace, 8.12.2024)”. Lo ha scritto l’arcivescovo mons. Francesco Lomanto nel suo messaggio per il tempo di Quaresima inviato nel giorno del mercoledì delle ceneri ai fedeli siracusani. Oggi pomeriggio l’arcivescovo celebrerà la messa con l’imposizione delle ceneri alle ore 18.00 nella chiesa Cattedrale.

Il tempo quaresimale ci invita a intensificare il nostro cammino di conversione e di fede nel Vangelo riponendo maggiore fiducia nella misericordia infinita di Dio, per corrispondere più generosamente e fedelmente alla sua chiamata nella consapevolezza che il suo amore è tutto, può tutto e richiede tutto. Proseguendo il cammino sinodale della Chiesa sosteniamoci nell’impegno di crescita nella fede meditando più profondamente la Parola di Dio per giungere a celebrare con animo purificato e con rinnovato slancio spirituale il mistero pasquale del Cristo Risorto. Insieme, nello spirito sinodale, camminiamo con fedeltà nell’adempimento della volontà di Dio, con il rinnovamento del nostro spirito e con un più vivo senso di comunione ecclesiale, per ottenere da Dio un più grande dono di grazia e una maggiore comprensione della nostra vocazione cristiana e della nostra missione nel mondo, per poter svolgere un più generoso servizio di carità, di giustizia e di pace nella famiglia, nella Chiesa e nella società“.

L’arcivescovo ha invitato a vivere il tempo quaresimale “alla sequela di Cristo Crocifisso e Risorto”, riscoprendo “il significato profondo della preghiera, il valore salvifico del sacrificio e il ministero più alto della carità che purifica e vivifica”. Ed ha indicato tre punti: “La preghiera: centro unificante della vita cristiana e della cura pastorale; il sacrificio come dono e servizio di amore; la carità divina fondamento dell’amore del prossimo“.
La vita del cristiano è Dio solo ed esige, anzitutto, l’incontro nella preghiera che è l’esercizio fondamentale per rimanere nella presenza del Signore. La preghiera costituisce il centro stabile, perenne e unificante della nostra persona, della nostra vita, di tutte le nostre attività, per rispondere a Dio e raggiungere la santità. La preghiera, innanzitutto, è la parola di Dio rivolta all’uomo ed è la parola dell’uomo che risponde a Dio. Nella preghiera costante, possiamo esprimere il nostro abbandono e il nostro affidamento a Dio che ama, viene incontro, eleva e ci unisce a sé, per poterlo amare con tutto il cuore. In tal modo, tutta la nostra esistenza diventa davvero un incontro con il Signore, un cammino alla presenza di Dio che trasforma la nostra vita nell’atto di fede e di amore. (…) Solo nello spirito della preghiera, il servizio alla Chiesa non si riduce a una semplice gestione funzionale e sociologica di un incarico, ma diventa un evento profondamente spirituale, come ha sottolineato ancora Papa Benedetto XVI nel suo primo incontro con i sacerdoti e i diaconi della diocesi di Roma: «Il tempo per stare alla presenza di Dio nella preghiera è una vera priorità pastorale, non è una cosa accanto al lavoro pastorale; stare davanti al Signore è una priorità pastorale, in ultima analisi la più importante» (Benedetto XVI, Discorso al Clero di Roma, 13.5.2005)”.

Mons. Lomanto ha evidenziato come la preghiera “vissuta e provata nella fede” diventa “un atto di sacrificio che unisce all’offerta di Cristo al Padre per la salvezza di tutta la creazione. (…) L’amore per Gesù implica un cammino di apertura totale a lui che è il nostro Tutto. In fondo, il Signore ci chiama a vivere la totalità dell’amore, per far capire che la nostra forza è in Dio solo. Il Signore opera sempre così: dona tutto e chiede tutto, perché, liberi da tutto, possiamo diventare prolungamento nella storia del suo mistero dell’amore che salva e rinnova. (…) L’amore cristiano non è quello che fa le grandi opere, ma è quello che agisce in un rapporto reale di comunione in Dio, anche se non fa nulla di visibile. L’amore di Dio si manifesta attraverso ogni battezzato nel sacrificio, nella sofferenza, nel silenzio, nella preghiera, nel dono di sé, perché è immagine dell’amore crocifisso. Anche le persecuzioni – dei martiri di ieri e di oggi, cruenti o celate nella calunnia o nella falsità delle opere del male – sono una via privilegiata di santità se vissute in Gesù perseguitato, condannato, morto e risorto. Papa Francesco ha sottolineato che «accettare ogni giorno la via del Vangelo nonostante ci procuri problemi, questo è santità» (Francesco, Gaudete et exsultate, 94). (…) La nostra vita sia un dono di amore testimoniato nella fede e celebrato nella preghiera in unione alla carità di Cristo per la salvezza dei figli di Dio“.

Infine la carità divina “fondamento dell’amore del prossimo“. (…) “L’amore del prossimo suppone l’amore di Dio e ne è la manifestazione. L’amore di Dio viene prima dell’amore del prossimo non solo per dignità ma anche per logica, per il fatto che l’amore del prossimo non può che essere una conseguenza, perché «l’amore è da Dio» (1Gv 4,7). Non si ama il prossimo se non siamo amati da Dio e se non si ama prima Dio, altrimenti non si potrebbe realmente amarlo di quell’amore che ci salva, di quella carità soprannaturale che è la pienezza della legge secondo Paolo (cf. Rm 13,10). Di fatto è solo attraverso l’amore di Dio che l’uomo può entrare in un rapporto di carità vera col prossimo: carità non sociale ma intima che realizza una vera unità. (…) L’amore di Dio in noi ci fa generare ovunque uno spirito di fraternità e di solidarietà, prendendoci cura di chi è lasciato ai margini, di chi vive nella sofferenza, di chi è disorientato e in cerca di risposte. Se siamo uniti, siamo più forti e il Signore abiterà in noi, perché è presente in coloro che amano: «Dove è carità e amore, qui c’è Dio». (…)

In questo tempo di Quaresima, intensifichiamo il nostro impegno spirituale per vivere nel raccoglimento e nella preghiera la pace vera, intima e pura, che è Gesù; cresciamo nell’amore di Cristo che ci unisce per la pietà di un cuore solo per essere dono di vita per gli altri; portiamo nel mondo la vera gioia della Pasqua per essere segno vivo della presenza del Cristo Risorto“.

 

In allegato il messaggio integrale dell’arcivescovo Francesco Lomanto