Orazio Mezzio direttore del settimanale “Cammino”

Orazio Mezzio è stato nominato direttore del settimanale cattolico “Cammino”. Il consiglio d’amministrazione della cooperativa “Periodico Cammino s.c.r.l.” ha scelto il primo direttore laico dopo i predecessori sacerdoti Sebastiano Gozzo, Alfio Inserra e Giuseppe Lombardo.
Il nuovo direttore, accompagnato dal presidente dell’Ucsi di Siracusa Salvatore Di Salvo, ha incontrato l’arcivescovo di Siracusa mons. Salvatore Pappalardo e il vice direttore dell’Ufficio Comunicazioni Sociali Alessandro Ricupero. Mezzio ha manifestato la necessità di dare alla Città uno spazio di dialogo nel solco della dottrina sociale della Chiesa. In particolare l’Arcivescovo si è detto compiaciuto della scelta di una direzione laica, capace di affrontare con coraggio le sfide culturali del momento.
Mezzio, d
al 1990 è giornalista pubblicista: collaboratore del settimanale “Cammino” e del quotidiano “Gazzetta del Sud” . Ha diretto il mensile della famiglia “Il focolare” edito dalla Curia provinciale dei Frati Cappuccini di Siracusa. Per la mostra fotografica “Sorrisi di Regime”, reportage dalla Corea del Nord, ha vinto il premio “Più a Sud di Tunisi”. Fra gli altri incarichi ricoperti, è stato consigliere nazionale dei giovani delle Acli (1986-89); Osservatore cattolico al Festival Internazionale dei Giovani Comunisti di Pyong Yang (Corea del Nord, 1989). Ha svolto per tanti anni attività politica e amministrativa: nel 1994-95 è stato consigliere provinciale, prima di diventare sindaco di Sortino (dal 1995 al 2007). fondatore dell’Associazione Nazionale delle Città del Miele di cui ha curato la prima “Guida nazionale alle città del miele”.
“A lui gli auguri di un proficuo servizio – ha detto il presidente della Cooperativa “Periodico Cammino scrl” Luca Marino – certi che sotto il protettivo mantello della Madonna delle Lacrime, Cammino continuerà come prima e più di prima ad essere voce del territorio e dell’intera comunità diocesana”. Il presidente dell’Ucsi di Siracusa Salvatore Di Salvo ha evidenziato richiamando le parole di Papa Francesco:  “Credo nelle posizioni condivise sui temi come la difesa dei valori democratici, il rispetto dei diritti umani ed avere il coraggio di essere voce della coscienza di un giornalismo capace di distinguere il bene dal male, le scelte umane da quelle disumane. Perché oggi c’è una mescolanza che non si distingue, e voi dovete aiutare in questo. Il giornalista – che è il cronista della storia – è chiamato a ricostruire la memoria dei fatti, a lavorare per la coesione sociale, a dire la verità ad ogni costo: c’è anche una parresia – cioè un coraggio – del giornalista, sempre rispettosa, mai arrogante.(Papa Francesco, ai giornalisti dell’Ucsi, 23 settembre 2019)”.