Mission. Tra musica e teologia

Quale coraggio richiede la verità? Come può un assassino redimersi? Qual è la risposta giusta alla violenza del male? Sono tre dei temi che attraversano il racconto di “Mission”: un film epico, diretto dal regista inglese Roland Joffé, vincitore del Festival di Cannes e diventato famoso soprattutto per le musiche del maestro Ennio Morricone.
A trent’anni esatti dalla sua uscita, avvenuta nel 1986, l’Istituto Superiore di Scienze Religiose “San Metodio”, 
in collaborazione con Kairos, Erga Group e il Comune di Siracusa, ha pensato ad un’attività culturale 
che consentisse di riflettere sui suoi messaggi teologici e sul suo valore artistico-musicale.

Sabato 9 luglio, alle ore 21, alla Latomia dei Cappuccini a Siracusa, Luca Saraceno e Mariangela Maresca propongono “Mission. Tra musica e teologia”.
Don Luca è parroco della Chiesa Madre di Solarino e docente di Filosofia all’ISSR San Metodio, mentre la dott. Maresca è docente di Metodologia dello studio all’ISSR San Metodio. Due sensibilità e competenze che accompagneranno sui due registri, teologico e musicale, propri di “Mission”. La serata vedrà anche scorrere alcune tra le sequenze più significative del film e sarà impreziosita dalla performance del maestro Corrado Genovese e di Stefania Cannata, che suoneranno dal vivo alcuni brani. Il tutto in uno scenario unico come la Latomia dei Cappuccini: un luogo misterioso e affascinante nel cuore della città, che si rivela particolarmente adatto ad evocare quella natura incontaminata che è sinonimo della madre terra.
Nella storia si intrecciano eventi storici realmente accaduti nell’America Latina tra 1600 e 1700, ed eventi inventati per meri scopi cinematografici. La vicenda personale di un saggio maestro gesuita (Jeremy Irons) e del suo confratello, una volta violento persecutore degli indigeni e finalmente convertito (Robert De Niro), consente di gettare uno sguardo sull’avventura dei missionari nelle reducciones degli Indios Guaranì, come quella di San Miguel das Missões in Paraguay. Questa micro-storia di coraggio, redenzione, amicizia e solidarietà si incrocia drammaticamente con la macro-storia della politica europea, intenta solo a spartirsi le terre e i suoi abitanti come semplice merce di scambio.
Come tenere salda la propria fede di fronte alla violenza, alla sopraffazione, al dubbio? Come conciliare il Vangelo con le logiche perverse del mondo? Quale lo strumento adatto per rispondere al male: il fucile o l’ostensorio? Una girandola di domande profonde che incalzano lo spettatore, mentre la missione che ospitava tanti indigeni pacifici è in fiamme. Ma forse un’ultima parola può ancora essere pronunciata.
Si consiglia la prenotazione al tel. 0931.64694.