“E’ una storia che ci appartiene”

“Siracusa ancora un volta è stata terra di incontro e segno di unità: il messaggio della lacrime umane di Maria, conosciuto e raccontato dai pastori invitati alle celebrazioni, è ancora di straordinaria e storica attualità per le immani tragedie umane che colpiscono diversi luoghi della nostra terra”. Il rettore della Basilica Santuario della Madonna delle Lacrime, don Luca Saraceno, ringrazia tutti i volontari che hanno accolto le migliaia di pellegrini giunti a Siracusa per partecipare al 61° anniversario della Lacrimazione di Maria.
La città aretusea è stata meta di fedeli che hanno voluto ricordare i quattro giorni di quell’evento storico che ha segnato non solo Siracusa. Tantissimi i siracusani che sono entrati in Santuario per una preghiera, per partecipare alla celebrazione, o che hanno scelto l’Oratorio di via degli Orti per rendere omaggio alla Madonnina delle Lacrime.
“Devo registrare un’accresciuta consapevolezza da parte della comunità cittadina di Siracusa dell’immenso valore e pregnante significato dell’evento storico della lacrimazione di Maria – ha detto don Luca –: il rischio è che l’anniversario possa essere vissuto come uno sbiadito e sfocato ricordo. Compito della comunità diocesana tutta e del Santuario in particolare è tenere sempre viva la memoria vicina di un evento di grazia che ha toccato profondamente la coscienza ecclesiale e sociale di questa nostra città e verso il quale tutti abbiamo un inestinguibile debito: questa è una storia che ci appartiene intimamente”. Il rettore ha voluto ricordare le diverse manifestazioni esterne del programma che hanno caratterizzato l’anniversario: dalla sera di riflessione e di spettacolo sul sagrato della Chiesa Cattedrale con Tosca, Sebastiano Lo Monaco e Salvo La Rosa alla bicifestazione lungo le strade della città, dalla riflessione con Pianti di-versi alla serata ricordo in piazza Euripide e alla messa in opera de La bottega dell’orefice di Karol Wojtyla. Per concludere con la presentazione della mostra fotografica Matres-Le donne dell’esodo all’incontro coi bambini attraverso la rappresentazione de La fabbrica delle Lacrime.
“Da Siracusa è stato inviato un messaggio di speranza e di pace in tutto il mondo: assai significativo il fatto che nei giorni dell’anniversario siano stati contemporaneamente presenti in Santuario il vescovo di Fatima, il patriarca latino di Gerusalemme e il cardinale Kasper, presidente emerito della Congregazione per l’unità dei cristiani. Non dimentichiamo la visita di Mons. Guido Marini e di Sua Ecc.za il vescovo Marcello Semeraro, entrambi particolarmente vicini, anche se a titolo diverso, alla figura di Papa Francesco. La veglia di preghiera per la pace, con la testimonianza straordinaria di Sua Beatitudine Foad Twal, ha rappresentato uno dei momenti più alti dell’anniversario. Le lacrime di Maria invocano pace tra i figli divisi in un mondo lacerato da lotte e discordie”.
Infine un ringraziamento anche ai tanti mezzi di comunicazione che hanno seguito l’anniversario: “E’ un momento sempre più atteso e sentito. Ha colpito per questo la presenza di due emittenti televisive religiose come TV2000 e Telepace che hanno raccontato la manifestazione mariana di Siracusa e presentato diversi momenti delle celebrazioni, e mi piace ricordare anche il quotidiano Avvenire, la Rai regionale o Radio Vaticana. Il mio grazie naturalmente è a tutti i giornalisti siracusani che da anni raccontano l’evento prodigioso. Il lavoro di progettazione da parte dei volontari del Santuario è realmente impegnativo e lo si fa con estrema gioia, competenza e amore. A questo speriamo corrisponda sempre di più un’attenzione da parte di tutti in termini di partecipazione e atteggiamento propositivo, lasciando da parte quegli sterili disfattismi di cui purtroppo siamo particolarmente avvezzi e che spesso non consentono al Santuario di Siracusa, custode del segno delle lacrime di Maria, di liberare tutte le sue ancora inespresse potenzialità”.