ANNIVERSARIO DELLA LACRIMAZIONE DI MARIA A SIRACUSA

‘Questo anniversario della Lacrimazione ci renda più attenti a quanti versano lacrime di dolore: anziani e malati, disoccupati e poveri, migranti e persone senza futuro. Che questi nostri fratelli e sorelle sofferenti sperimentino, attraverso la nostra solidarietà e carità autentica, la consolazione di Gesù Buon Samaritano e la tenerezza della sua Madre Santissima. Siano le lacrime di Maria lacrime di compassione, di consolazione, di speranza’. Con queste parole l’arcivescovo mons. Salvatore Pappalardo ha aperto le celebrazioni per il sessantesimo anniversario della Lacrimazione di Maria a Siracusa. Oggi il primo dei quattro giorni durante i quali il Santuario della Madonna delle Lacrime diventerà meta di migliaia di pellegrini. Si ricorda il prodigio del 1953: dal 29 agosto al 1 settembre, lacrime umane sgorgarono da un quadretto in gesso del Cuore Immacolato di Maria, posto come capezzale nella camera da letto dei coniugi Angelo e Antonina Iannuso, in via degli Orti di San Giorgio a Siracusa.
‘Quel mattino del 29 agosto dell’anno 1953, la Madonna ci ha dato un particolare segno della sua divina maternità. Abbiamo la gioia, questa mattina, di avere con noi alcuni di quei fortunati testimoni: mentre siamo profondamente grati a loro, a ciascuno di loro, per averci conservato fedelmente la memoria dei fatti accaduti, insieme lodiamo la Santa Vergine Maria che si è degnata di scegliere questa nostra città di Siracusa per manifestarci ancora una volta la sua materna protezione ed affidare proprio a noi il segno delle sue lacrime. Maria qui a Siracusa ha pianto; ci ha affidato un messaggio formulato non con parole di alto significato religioso ed etico, ma con il segno umano, semplice ma altrettanto loquace, delle lacrime. Sono lacrime che manifestano in maniera evidente la sua intensa partecipazione alla vita di ciascuno di noi e di tutti gli uomini; lacrime che attestano la sua divina maternità. Sono le lacrime dell’Addolorata, la Madre dal Cuore trafitto dalla spada del dolore per il Figlio Gesù crocifisso, ma anche per il dolore dei tanti suoi figli, uomini e donne, crocifissi dalle varie forme di ingiustizie e di violenza; lacrime di dolore e di compassione per i tanti migranti costretti dalla guerra o dalla miseria a lasciare la loro terra, che vediamo ogni giorno approdare anche nella nostra città. Le sue lacrime, di Madre di Dio, rivelano però anche la gioia ineffabile per la glorificazione del Figlio Risorto e per il dono dello Spirito Santo. Accogliamo le lacrime di Maria come un ‘ammonimento’, e come ‘dolce speranza’. La celebrazione di questo sessantesimo ci renda più responsabili nel far conoscere l’evento della lacrimazione e nel diffonderne il messaggio’.
 
E questa mattina, nel salone ‘Giovanni Paolo II’, don Luca Saraceno, rettore del Santuario della Madonna delle Lacrime, ha accolto i testimoni oculari della Lacrimazione che hanno accolto l’invito e sono arrivati da tutta Italia: Roma, Verona, ma soprattutto dalla Sicilia, Gela, Monreale, Paternò, Valverde e naturalmente da Siracusa. C’è suor Floriana di Gela che ricorda di aver visto una donna sulla sedia a rotelle alzarsi in piedi e camminare, c’è Franco di Siracusa, che aveva sette anni, che ribadisce di averlo visto con i suoi occhi, perchè in caso contrario non avrebbe creduto; c’è padre Rosario di Monreale: era arrivato in pellegrinaggio con la sorella affetta da encefalite, non camminava e non parlava. Davanti al quadretto non era successo il miracolo. Poi dopo due giorni, la sorella aveva fatto i primi passi. Tante e diverse le testimonianze. C’è Luigi da Verona: una bomba a mano lasciata dai militari dopo la guerra gli ha fatto perdere l’uso di una mano, di un piede e gli ha tolto la vista. ‘La mia insegnante di origine siciliane mi portò due batuffoli di cotone e mi disse di metterli sugli occhi. E quello che ho fatto ed ho pregato tanto. Non ho riacquistato la vista, ma una serenità ed una forza interiore straordinaria’.
 
Infine mercoledì sera è stata benedetta la teca che custodirà il Reliquiario delle lacrime di Maria (conserva un fazzoletto e batuffoli di cotone che hanno asciugato le lacrime e la provetta utilizzata dalla commissione scientifica). L’inaugurazione della teca, realizzata appositamente, è avvenuta ieri sera nella cripta del Santuario della Madonna delle Lacrime. La teca è dotata di un particolare sistema di illuminazione e di climatizzazione.