LE DOMENICHE DELLA CONSOLAZIONE. UNA RISPOSTA TANGIBILE AL PIANTO DI MARIA

E’ stata dedicato ai gruppi di auto mutuo aiuto il terzo appuntamento delle Domeniche della Consolazione al Santuario della Madonna delle lacrime. Una due giorni, alla presenza del rettore Don Luca Saraceno e di don Luigi Corciulo, ricca di confronti, una fiaccolata in memoria dei congiunti scomparsi, e l’incontro con l’arcivescovo di Agrigento, monsignor Francesco Montenegro. “Parlare di sofferenza non è mai facile – ha detto monsignor Montenegro -. Il rischio e la superficialità nell’affrontare un simile tema, il rischio e il moralismo, cioè battere la mano sulla spalla, il rischio è dire cose belle ma vuote. Io non sono in grado di darvi ciò che attendete: tutti voi siete passati attraverso la strada della sofferenza, ma ogni sofferenza è unica, ha un volto proprio e un nome proprio. Il Signore è l’unico che può dare senso vero al dolore. Il dolore fisico o morale, è un vuoto che si crea. E una domanda rimbalza nel cuore: perché? Se il vostro cuore è pieno d’amore anche voi siete portatori di amore. Voi siete chiamati a dare carezze, dovete continuare a essere padri e madri. La sofferenza diventa vocazione ad amare. L’unico modo è il dono di sé e continuare ad amare per non insabbiarsi nella sofferenza”. Le intenzioni dei genitori sono state poste ai piedi dell’altare.